L’inflazione scende ma non per chi va in vacanza. I dati provvisori dell’Istat mostrano a giugno un nuovo calo dell’indice dei prezzi al consumo su base mensile, -0,1%, e l’aumento annuale più basso a partire da gennaio. Eppure chi ha approfittato dell’arrivo dell’estate per partire ha trovato brutte sorprese nel conto delle vacanze: colpa dei biglietti aerei, più cari del 22,7% rispetto all’anno scorso, dei traghetti più costosi del 36,3% e anche dei treni, più salati del 9,3%.
I trasporti sono, insieme alle spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili, la voce con i maggiori rincari.