edizione Sicilia
Palermo diventa passerella d’alta moda con Dolce&Gabbana
notizia pubblicata 06 Luglio 2017 alle ore 12:22 nella categoria Curiosita'

Palermo è pronta a trasformarsi in passerella dell’alta moda internazionale: i suoi palazzi storici, i monumenti e il percorso arabo-normanno diventano da oggi protagonisti dell’evento organizzato da Dolce&Gabbana. Una città aperta per top model e vip (girano tanti nomi dello spettacolo tutti regolarmente smentiti), ma blindata per tutti gli altri. Anche Monreale, tra divieti e accessi proibiti, aprirà alle sfilate la sua preziosa piazza e il dedalo di stradine che circondano la cattedrale arabo-normanna.

I due stilisti sono già a Palermo da lunedì. Lo yacht di 50 metri di Stefano Gabbana, “Regina d’Italia”, è attraccato a Marina di Villa Igiea. Decine gli alberghi prenotati che ospiteranno 111 modelle, 118 modelli, 50 giornalisti internazionali e 450 personaggi tra cui uno stuolo di grandi segretissimi nomi dello spettacolo. Le indiscrezioni si divertono a suggerirne alcuni come Robert De Niro, Brad Pitt, Madonna. E l’organizzazione è pronta a smentirli e a tenere sigillato l’elenco dei vip invitati tra i quali si aggirerà, si dice, una troupe del regista Giuseppe Tornatore.

Per Domenico Dolce è un ritorno alle origini perché proprio da qui, lui che è nato a Polizzi Generosa nelle Madonie, prese il volo la sua avventura nel mondo dell’alta moda. E qui cerca di riprendere le suggestioni forti della Sicilia, tra mercati popolari e palazzi aristocratici. E proprio dai saloni di palazzo Ganci, dove Luchino Visconti vi ambientò la celebre scena del ballo del Gattopardo con Burt Lancaster e Claudia Cardinale, si parte con una sfilata di alta gioielleria donna. Seguirà una esclusiva cena di gala nella vicina Galleria d’arte. Arte e moda si ritroveranno ancora a palazzo Mazzarino, a piazza Pretoria e alla Tonnara Florio, mentre la piazza davanti al Duomo di Monreale sarà interdetta, oltre che ai curiosi, anche ai residenti per la cifra di 12 mila euro versati al Comune e altri “donativi” ai locali del centro storico.