Tourism Authority of Thailand ha tenuto una riunione operativa per definire il piano marketing 2018 a livello internazionale e interno. La strategia per il prossimo anno è stata disegnata per generare ulteriori entrate e aumentare gli arrivi dei visitatori, promuovere nuove idee e seguire l’agenda di sviluppo denominata Thailand 4.0. Saranno utilizzate in questo senso le linee guida della Sufficiency Economy Philosophy, concetto elaborato dal defunto Re Bhumibol, e del turismo inclusive per mantenere un equilibrio tra economia, società e ambiente.
Tutte le attività programmate si uniformano al 12° Piano nazionale di sviluppo economico e sociale e al 2° Piano nazionale di sviluppo del turismo. Il 2017 è stato considerato sin dall’inizio un anno di sfide, in cui tutti gli sforzi messi nel piano di marketing hanno stimolato l’economia del Paese. Molte attività, come Village to the World, sono state create per mettere in luce le esperienze thai. Un obiettivo raggiunto, visto l’incremento del numero dei visitatori potenziali e dei turisti che si sono recati in Thailandia per la prima volta. TAT continuerà a lavorare in questa direzione anche nel 2018.
Per la strategia dedicata ai mercati internazionali, TAT ha segmentato i target, dai nuovi visitatori ai repeater, dagli anziani agli appassionati di sport, riservando un interesse particolare per i mercati di nicchia tra cui: matrimoni e lune di miele, donne, oltre a continuare a promuovere l’immagine di destinazione di fascia alta e di lusso. Il turismo gastronomico si concentrerà ancora di più sulle esperienze locali essendo uno degli strumenti principali per la promozione e lo sviluppo dell’economia del Paese, una connotazione che aggiunge ulteriore valore a prodotti e servizi basati sulla cultura e sullo stile di vita thailandese. Per le strategie di comunicazione legate ai mercati internazionali si continuerà ad utilizzare il brand ‘Amazing Thailand’. Nel 2018, TAT cambierà leggermente i suoi obiettivi introducendo il nuovo concetto di ‘Open to the New Shades of Thailand’, per rendere più profonda l’esperienza a contatto con le comunità locali e le loro tante sfumature culturali.