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Amatrice risorge dopo il sisma puntando sulla cucina
notizia pubblicata 31 Luglio 2017 alle ore 11:00 nella categoria Territori

Far tornare in vita le principali attività di ristorazione di Amatrice dopo il sisma del 24 agosto 2016 puntando su ciò che l’ha resa celebre: la sua cucina. L’Area Food di San Cipriano, voluta dal Comune e realizzata grazie alle donazioni raccolte da Corriere della Sera-RCS e La7, con risorse dello stesso Comune di Amatrice e il sostegno della Regione Lazio, ha aperto i battenti il 29 luglio dando ospitalità ad 8 storici ristoranti del luogo.

I locali, che ospiteranno anche la mensa per la nuova scuola, sorgono intorno a uno spazio pubblico aperto, una piazza alla quale bisognerà dare anche un nome e che ospiterà l’installazione temporanea in legno chiamata ‘Radura’, già installata nel chiostro dell’Università di Milano e costituita da un cerchio di 350 colonne cilindriche raffiguranti un bosco artificiale.
Per quanto riguarda i singoli ristoranti: i moduli hanno diversa capienza e metratura, da 95 a circa 400 metri quadrati, a seconda delle richieste dei ristoratori che sono stati coinvolti in tutto il processo di progettazione e realizzazione delle strutture.
Tra le otto attività che rinasceranno c’è anche il ‘Ristorante Roma’, storico complesso dell’omonimo Hotel, crollato con il sisma e delocalizzato nello spazio più ampio dell’Area Food, circa 400 mq. Ma ci sono anche il ristorante ‘Da Giovannino’, ‘Pica Patrizia’, ‘Ma-Tru’, ‘La Conca’, ‘Il Castagneto’, ‘Mari e Monti’ e ‘Serafini Franco’.