Non privo di polemiche il carnet degli ordini del giorno presentato dall’I.T.B. Marche, l’associazione degli imprenditori turistici balneari. Tra i diversi argomenti trattati spicca la decisione di apportare, ai circa 2 euro correnti, un’aggiunta del 6,5 % sul canone demaniale previsto per gli chalet storici in cemento costruiti intorno agli anni ’50. Così facendo, secondo il presidente Giuseppe Ricci, si vanifica il fatto di aver ottenuto la riduzione del 300% a un più realistico 30-40%, previsto a suo tempo dalla legge Tremonti. Altro punto dolente è rappresentato dai ritardi che si stanno verificando nel dragaggio del porto alla ricerca della sabbia necessaria per la sistemazione dell’arenile. L’I.T.B non si spiega il perché di questo ritardo, dato che siamo a pochi mesi dall’inizio del periodo nel quale sono previste le consuete mareggiate che potrebbero, difatti, bloccare i lavori. Delusi gli imprenditori turistici balneari lo sono anche dall’assessore al Turismo, Domenico Mozzoni, reo di non aver organizzato un tavolo d’incontri per poter programmare in tempo gli avvenimenti tesi a caratterizzare la prossima stagione balneare.