Le intenzioni dell’amministrazione di Andora sembrano chiare: potenziare la struttura attuale e creare una “cittadella” in grado di fornire servizi per villeggianti e potenziali residenti. La proposta approvata dal consiglio comunale prevede la costruzione di un albergo con settanta camere con un complesso di parcheggi interrati pubblici e privati, un residence con diciotto appartamenti, una sala conferenze modulare con cinquecento posti, una ventina di nuovi esercizi commerciali, un auditorium in grado di ospitare fino a ottocento spettatori e uffici per la capitaneria di porto. Il piano prevede anche l’ampliamento degli spazi per l’attività dei pescatori e la realizzazione di aree verdi. L’iniziativa rimane il principale obiettivo della giunta andorese, guidata dal sindaco Franco Floris, per intercettare i turisti proprietari di imbarcazioni e diretti in Francia, dove il sistema dei porti consente vacanze più accoglienti e articolate rispetto all’Italia. La cittadina ligure giocherà la sfida della ricettività anche tramite il recupero funzionale dell’ex colonia di Asti e dell’ex caserma dei carabinieri, dove sorgerà un albergo. Per una città che punta sul porto, buona parte dell’immagine arriverà dalla riqualificazione del fronte mare. La passeggiata sarà risistemata senza superare la quota della via Aurelia, in prossimità di capo Mele. Resta ancora un punto interrogativo sulla zona a ponente, in particolare nell’area dell’Ariston. Il rilancio del complesso prevede anche la prosecuzione del lungomare, con uno slargo sulla foce del torrente Merula, ma rimangono ancora dubbi sulla data di inizio dei lavori.