Restyling da 120 milioni di euro per la Costa Smeralda. A tanto ammonta l’investimento al 2022 di Smeralda Holding, società controllata dal fondo sovrano del Qatar, per ristrutturare i suoi asset nella meta del turismo creata dall’Aga Khan negli anni ’60.
Tra questi i 4 hotel ‘icona’: Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo. Il piano punta a raddoppiare la redditività portando il reddito operativo netto a 50 milioni e a far crescere i ricavi a 140 milioni dai 94,6 con cui si chiuderà il 2017.
Già dalla prossima stagione le prime novità, grazie ai primi 30 milioni investiti. Il Cala di Volpe avrà 70 camere rinnovate, per mano dell’architetto francese Bruno Moinard. Saranno aperte 2e spa e altrettanti beach club. Verranno ristrutturati i 20 ristoranti di Porto Cervo, coinvolgendo brand internazionali come Novikov.
“In 20 anni c’è stata una evoluzione incredibile nel turismo, e la Costa Smeralda era stata un po’ immobile negli ultimi dieci” ha detto l’ad di Smeralda Holding, Mario Ferraro.
Col consorzio Costa Smeralda saranno sviluppate infrastrutture per pedonalizzare Porto Cervo. Si dovrebbe passare da 1.000 occupati (compresi gli stagionali) a 1.400. Ai risultati potrebbe contribuire l’atteso aumento dei collegamenti sullo scalo di Olbia, dove vola Meridiana (che di recente ha visto l’ingresso di Qatar Airways).
Il grosso dei clienti di Smeralda Holding oltre che dall’Italia arriva da Usa, Inghilterra e Francia. Ma non bisogna trascurare quel 10% da Russia e Medio Oriente, che vale però il 40% dei ricavi.