Dopo la vicenda dei quattro studenti giapponesi in visita a Venezia, che hanno sostenuto d’aver sborsato 1100 euro per una frittura mista di pesce, quattro bistecche, acqua e servizio, il Codacons propone l’adozione di un “bollino nero” per i ristoranti e gli esercenti che si approfittano dei turisti facendo pagare loro conti spropositati.
“Di fronte al ripetersi di casi analoghi, che a Venezia si ripresentano con una frequenza sconcertante – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – chiediamo l’istituzione di un bollino nero per i ristoranti e gli esercenti scorretti. Chi truffa o tenta di truffare i clienti deve essere immediatamente individuabile, attraverso l’obbligo di affissione di un apposito bollino sulle vetrine e agli ingressi di ristoranti e negozi. In tal modo il turista può diffidare da quegli esercizi che hanno messo in atto comportamenti truffaldini a danno dei clienti, rivolgendosi altrove”.