Alta tensione alle Maldive, dove l’autoritario presidente Abdullah Yameen ha proclamato lo stato d’emergenza. Ma al momento non si segnalano particolari problemi per i turisti che visitano le Maldive per le loro lussuose spiagge, molto spesso senza transitare per Malé.
Diversi Paesi occidentali hanno raccomandato però ai propri connazionali di mantenere l’allerta ed evitare luoghi di raduno. Tra questi anche l’Italia: l’Unità di crisi della Farnesina sconsiglia “i viaggi non strettamente necessari verso la capitale”.
Ma rassicurazioni al momento arrivano anche da Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi. “Le vacanze dei turisti presenti nei resort, ubicati negli atolli distanti dalla capitale, proseguono normalmente, così come sono regolari le prossime partenze per le Maldive. Da lungo tempo le Maldive – spiega – sono interessate da una crisi politica che si è recentemente inasprita, portando alla dichiarazione dello Stato di emergenza nella capitale dell’isola, Malé. L’Unità di Crisi della Farnesina, con la quale siamo in costante contatto, nell’aggiornamento dell’Avviso sul Paese, ha precisato che l’aeroporto internazionale che si trova sull’isola di Hulhule, separata dalla capitale, non è interessato dall’alert e che i trasferimenti da e per l’aeroporto verso le isole di destinazione turistica non comportano alcuna sosta sull’isola di Malé. Monitoriamo costantemente – aggiunge – l’evolversi della situazione sia attraverso uno stretto contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina sia con il personale in loco di tutti i nostri tour operator associati che programmano la destinazione. Le Maldive – conclude – sono una meta che, a partire dallo scorso novembre, ossia dall’inizio dell’anno commerciale che interessa la destinazione, ha fatto registrare una crescita pari ad oltre il 15%, trend che si conferma anche per i primi mesi del 2018. I dati parlano di circa 90.000 italiani nel 2017 e di circa 7.500 italiani da gennaio ad oggi”.