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Case a 1 Euro in tutta Italia: è partita la caccia dell’investimento turistico
notizia pubblicata 06 Marzo 2018 alle ore 09:15 nella categoria Territori

È stato sufficiente un articolo dell’edizione online della CNN per fare impazzire il centralino del Comune di Ollolai, piccolo centro di 1200 anime ubicato nel cuore della Barbagia, a 900 metri di altezza.

Anche quest’anno, infatti, il sindaco Efisio Arbau ha aperto il bando “Case a 1 Euro”, l’iniziativa nazionale nata per contrastare lo spopolamento dei borghi italiani.

Non è la prima volta che il primo cittadino di questo bel paesino ricco di storia e di scorci paesaggistici mozzafiato promuove questa iniziativa, come era già stato segnalato in questo nostro articolo di quasi due anni fa, ma questa volta, grazie alla risonanza mediatica che il servizio della CNN ha scatenato, i risultati hanno surclassato di gran lunga le aspettative.

 

Il pezzo della celebre emittente statunitense ha dato infatti vita a un effetto domino, tale che nel giro di qualche ora la notizia aveva fatto il giro del mondo su blasonate testate giornalistiche come il The Mirror, il Cosmopolitan, il Telegraph e il New York Daily News, tanto per citarne qualcuna. Aspiranti compratori americani, australiani, inglesi, arabi e addirittura indiani hanno cominciato a telefonare al Comune per chiedere informazioni, mandando in tilt ogni cosa.

Il bando è stato infatti chiuso anticipatamente perché sono state presentate così tante domande che non ci sono abbastanza immobili disponibili, tanto che il sindaco stesso si impegna a riaprire il bando nel caso in cui nuove case venissero donate.

 

Tutto ciò nasce da un progetto che ha cominciato a prendere piede qualche anno fa per contrastare il fenomeno dell’abbandono da parte dei giovani, comune a molti borghi d’Italia, soprattutto a quelli che si trovano in posizione più isolata o non offrono uno sbocco lavorativo interessante per i cittadini.

L’idea è quella di far sì che i proprietari di immobili fatiscenti desiderosi di disfarsene possano donarli ai Comuni, che, attraverso bandi pubblici, li rivendono al prezzo simbolico di 1 euro. Ovviamente chi acquista si assume delle responsabilità, la prima delle quali è quella di prevedere un progetto di ristrutturazione entro un anno dalla data di acquisto. Praticamente si diventa proprietari di un immobile spendendo solo 1 Euro e si possono convogliare le proprie risorse economiche, magari richiedendo un prestito o un mutuo, oggi molto convenienti e richiedibili anche online, come, ad esempio, i mutui Ing Direct, per riportare in vita una casa altrimenti destinata a rimanere disabitata.

 

Sono 10 comuni italiani che hanno aderito a questa iniziativa: Patrica (Frosinone, Lazio), Fabbriche di Vergemoli (Lucca, Toscana), Montieri (Grosseto, Toscana), il nostro Ollolai (Nuoro, Sardegna), Nulvi (Sassari,Sardegna), Carrega Ligure (Alessandria, Piemonte), Lecce nei Marsi (Aquila, Abruzzo), Gangi (Palermo, Sicilia), Regalbuto (Enna, Sicilia) e Salemi (Trapani, Sicilia).

Il maggior interesse degli stranieri che hanno inoltrato regolare domanda per poter partecipare all’iniziativa hanno per la maggior parte intenzione di trasformare il loro acquisto in strutture ricettive di piccole dimensioni, come Bed&Breakfast o piccoli hotel diffusi, contribuendo in questo modo al risveglio di questi piccoli borghi addormentati sia sotto il profilo urbanistico, grazie alle ristrutturazioni che prenderanno presto il via, sia sotto quello turistico.