Una lettera per sollecitare un confronto sul piano industriale di Alitalia. L’hanno inviata cinque sigle sindacali ai potenziali acquirenti della compagnia (e per conoscenza al ministero dell’Economia) che entro il 16 aprile dovranno presentare le offerte vincolanti. Nella lettera Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Unione Piloti sottolineano che “l’insuccesso di Alitalia è da ricercarsi nella assenza prolungata di scelte di valenza strategica, nella ingerenza negativa della politica, nella inconsistenza delle scelte gestionali, nella incapacità di difendere il proprio mercato”. Ma i sindacati suggeriscono ad Ap Holding, Management & Capitali, Unicredit Banca Mobiliare, Texas Pacific Group Europe e Matlin Patterson Global Advisers anche una strada per il rilancio. “Alitalia – si legge – gode di alcuni requisiti indiscutibili: un marchio ancora vincente nel mondo dal punto di vista commerciale e che ‘resiste’ malgrado tutto; un mercato di indubbio valore mondiale, sui diversi segmenti di mercato leisure, business, servizi”. “C’é un solo modo – concludono i sindacati – per competere in modo credibile e con possibilità di successo nel mercato globalizzato del trasporto aereo. Un progetto industriale e la disponibilità di risorse finanziarie idonee a supportarlo”.