Pioggia di commenti e reazioni sui social dopo l’incontro in assessorato in cui è stato annunciato agli operatori turistici siciliani che la Regione parteciperà alla fiere turistiche senza la presenza di TO e hotel siciliani, come abbiamo scritto nella news “La Regione a TTG Incontri ma senza gli operatori?“. Reazioni che rivelano lo stato diffuso di disagio da parte degli operatori turistici testimoniato anche dalla telefonate che abbiamo ricevuto in redazione.
“Ufficialmente – commenta in un lungo post su Facebook Dario Ferrante – il problema riguarderebbe l’aiuto alle imprese che non è consentito dal Programma operativo dal quale sono stati attinti finora i fondi per le fiere. Almeno oggi! Come sia stato possibile negli ultimi 20-25 anni (quando al governo si sono susseguiti gli ultimi 10 assessori al turismo) non mi è ben chiaro. Rimane il fatto che le imprese turistiche siciliane, alle prese con difficoltà di ogni tipo e lasciate da sole a gestire la commercializzazione e la promozione turistica di questa regione, si troverebbero adesso a doversi pure sobbarcare le ingenti spese di partecipazione alle fiere. Come facciano tutte le altre regioni italiane (che partecipano ad ogni fiera internazionale del settore, con una immagine integrata e portando con loro gli imprenditori turistici) non mi è chiaro. E quindi, la Sicilia parteciperà alla fiere del turismo (a cominciare da Rimini, con uno spazio di 600mq) portando con se gruppi folk, spremute d’arance e offrendo decine di conferenze stampa istituzionali. E immagino quanto interesse (da parte di una potenziale agenzia di viaggi straniera) possa esserci a seguire l’interessante conferenza dell’assessore pro-tempore che (rigorosamente in italiano) spieghi come si possa vivere di solo turismo, destagionalizzando e puntando sui cinesi, sul turismo bellico, religioso e della terza età”.
“Spero anche che gli serva da lezione – scrive Silvia Chieppa – andando a picco a chi ha cominciato ad assegnarci un numero alla Bit, a chi ha dato ok a Berlino due settimane prima. Se anche dovessero, bontà loro, ammetterci a settembre le agende saranno chiuse e onestamente tanto vale trovarci solo per la piada rucola e squaccherone. P.S. inizia il crowdfunding per Cannes”
“Ricordiamoci – sottolinea invece Laura Arcilesi – che i 600 mq alla fiere li paghiamo comunque noi utenti e cittadini votando questo governo e come riferisci tu non ci spieghiamo come fanno nelle altre regioni d’Italia…”.
“E quindi promuovono il turismo in Sicilia per ospitare i turisti in assessorato o far fare il giro delle stanze dell’assessorato?! – aggiunge Patrizia Di Dio – Non ho mai sentito una cosa tanto autoreferenziale quanto stupida e inutile. Allora se non portano le aziende e gli operatori siciliani del turismo, cosa promuovono?! Ma forse c’è una strategia che a me sfugge…”.
“Un de profundis continuo… – osserva Pino Morsello – quanto si pensava che il fondo fosse già stato toccato ecco che i nostri politici ci sorprendono sempre… sempre peggio”.
“Ma che senso ha che dopo le ferie ci dicano che sì potremo partecipare, quando ormai tutte le agende saranno chiuse?… mah…”, osserva Alfio La Ferla.
“Non commento – scrive Giovanna Manganaro – consorziarsi in forma privata è l’unica strada e lo sappiamo tutti da tempo…”.
Infine, secondo Stefano Antonio Bertino, “a questo punto gli operatori dovrebbero partecipare a un avviso pubblico/bando emanato dall’assessorato regionale alle attività produttive. Teniamo conto che al TTG ci sono i Meet&Match e Travel Association Day dove a mio avviso è necessario partecipare per instaurare dei buoni rapporti di collaborazione”.