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Enac e Codacons contro Ryanair: su policy bagagli serve correttezza
notizia pubblicata 04 Settembre 2018 alle ore 11:20 nella categoria Trasporti

L’Enac ha scritto a Ryanair per richiamarla alla correttezza dopo un esposto del Codacons, volto a ottenere un provvedimento d’urgenza sulla vicenda delle nuove regole sui supplementi da pagare sui bagagli. Come la stessa Ryanair aveva annunciato, il sovrapprezzo sul bagaglio è scattato in modo per così dire ‘retroattivo’, vale a dire anche per i voli prenotati prima del primo settembre e in programma a partire dal primo novembre, che sono le due scadenze annunciate nella nuova ‘policy’.

La compagnia, infatti, lo scorso 23 agosto aveva annunciato le nuove regole, che prevedono il pagamento da 6 a 10 euro (a seconda dell’opzione scelta) per il cosiddetto ‘bagaglio a mano’ fino a 10 kg, chiarendo che “la nuova policy verrà implementata ai gate d’imbarco a partire dal 1° novembre e sarà disponibile per tutte le prenotazioni effettuate a partire dal 1° settembre 2018”, ma dando indicazioni anche per chi avesse prenotato prima del primo settembre, a cui venivano offerte due opzioni: pagamento del sovrapprezzo o cancellazione del biglietto con rimborso.

Tuttavia, stando alle proteste dei viaggiatori, la richiesta del supplemento sarebbe partita anche per le prenotazioni effettuate prima dell’annuncio del 23 agosto: “E’ notizia di questi giorni – ricostruisce l’associazione dei consumatori – che Ryanair starebbe inviando mail ai clienti che hanno già acquistato un biglietto aereo per voli successivi all’1 novembre, in cui si richiede il pagamento di un balzello per portare con sé sull’aereo il bagaglio più grande. Una politica che, a parere del Codacons, porta evidenti svantaggi agli utenti, i quali avevano scelto di acquistare un volo con la compagnia irlandese proprio in virtù delle tariffe e delle condizioni praticate, e che ora si ritrovano prezzi diversi da quelli pattuiti al momento dell’acquisto”.

Adesso è intervenuta l’Enac anche se precisa di non avere “potere sanzionatorio”, in quanto la fattispecie non rientra nel regolamento europeo a tutela dei passeggeri, che si applica solo ai casi di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato.