“Vorrei trovare direttori bravi. Franceschini ha avuto ragione in quel momento storico, oggi non avrebbe più lo stesso senso. Allora il paracadutato poteva aiutare, ora non ce n’è più bisogno: abbiamo raggiunto la maturità necessaria per selezionare le persone indipendentemente dal passaporto”. Lo dice, in una intervista alla Stampa, il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.
“Non tutti i direttori – spiega – sono stati capaci di integrarsi e anche in città internazionali come Firenze o Roma c’è bisogno innanzitutto di persone che sappiano parlare bene l’italiano e capire il territorio. Non voglio logiche di campanile ma nemmeno un direttore del museo di serie B solo perché viene da fuori”.