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Enac, Nicola Zaccheo al posto di Riggio: la proposta di Toninelli
notizia pubblicata 03 Dicembre 2018 alle ore 11:01 nella categoria Cronaca

Dopo 15 anni potrebbe essere Nicola Zaccheo a sostituire Vito Riggio alla guida dell’Enac. Lo ha anticipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. “Il trasporto aereo in Italia – dice il ministro – ha bisogno di un forte sostegno e rilancio. Ecco perché per la guida dell’Enac è necessario individuare una personalità di grande spessore, che esca dalle vecchie logiche di appartenenza politica e che, con le sue competenze, possa assicurare la giusta valorizzazione del comparto. Per questi motivi ho proposto, per l’approvazione in Consiglio dei Ministri, sentite le Commissioni parlamentari competenti, il nome di Nicola Zaccheo quale successore di Vito Riggio”.

“Il curriculum di Zaccheo parla da solo – aggiunge il ministro – e la sua vasta preparazione in materia di trasporto aereo è garanzia di un enorme valore aggiunto alla guida dell’Enac. Fisico e manager consolidato, ha esperienza pluriennale nella gestione di programmi internazionali nel settore aerospaziale, in attività di progettazione e sviluppo di spazioporti nei domini tecnologici, e nello studio e analisi di programmi per lo sviluppo di infrastrutture avanzate per la modernizzazione della gestione del traffico aereo”, spiega Toninelli.

“Considerato uno dei maggiori esperti della cosiddetta ‘New Space Economy’, ha svolto anche attività di ricerca. E ciò, sommato al curriculum manageriale maturato negli anni, gli permette di avere quella visione d’insieme e di prospettiva – conclude -, e quella capacità di guardare fattivamente all’innovazione che servono per il rilancio dell’aviazione civile”.

L’incarico di Riggio, terminato il 21 ottobre scorso dopo 3 mandati, è attualmente in prorogatio. Per la nomina del nuovo presidente serve un decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le commissioni parlamentari competenti per materia. Rimarrà in carica cinque anni, rinnovabili per due mandati consecutivi dopo il primo.