Lo storico sipario del Teatro Massimo di Giuseppe Sciuti ritorna al posto in cui l’avevano voluto il suo creatore, il pittore Giuseppe Sciuti, e gli architetti del Teatro Giovan Battista e Ernesto Basile. Il restauro è stato reso possibile dalla partnership del Teatro Massimo con Volotea, che ha finanziato i lavori di restauro autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Così da oggi, in occasione della prima della stagione 2019 con Turandot di Puccini, il sipario tornerà ad accogliere il pubblico in occasione di ogni spettacolo in Sala Grande, così come era avvenuto dall’inaugurazione nel 1897 fino alla chiusura del 1974.
“Rivedere nel boccascena del Teatro Massimo il sipario con i colori così intensi e brillanti è davvero emozionante – ha affermato Lázaro Ros, co-fondatore e direttore generale di Volotea -. Siamo felici di riconsegnare alla città un pezzo importante del suo patrimonio artistico e culturale. Non abbiamo avuto alcuna esitazione: appena ci è stato proposto il restauro di uno dei simboli di Palermo, abbiamo accettato. È il nostro modo speciale per ringraziare tutti i palermitani che hanno dimostrato, volo dopo volo, di apprezzare i nostri collegamenti comodi, diretti e veloci”.
Il sindaco Leoluca Orlando ha sottolineato “la grande emozione di rivedere questo sipario, emozione che credo accompagni tutti i presenti, si unisce a un grazie, in particolare a Volotea e ai laboratori di Brancaccio, un luogo magico che per me è il posto più bello della Fondazione, perché nei laboratori si è realizzato l’incontro di tutti: la soprintendenza, le maestranze del Massimo, l’amore per il Massimo, segno riassuntivo di quello che stiamo vivendo”.
Per il sovrintendente del Teatro Maaimo Francesco Giambrone “questo restauro è frutto di collaborazioni che sfatano dei luoghi comuni: primo luogo comune è quello della mancanza di collaborazione tra le istituzioni pubbliche, perché con la Soprintendenza si è sviluppata una collaborazione stretta ed efficace; secondo luogo comune è quello che al Sud sia impossibile trovare finanziamenti privati, perché è molto difficile, ma non impossibile: la collaborazione con Volotea, che dura da anni, si è sviluppata ora in un segno materiale e duraturo; terzo luogo comune è che non sia possibile spendere velocemente, bene e in maniera concreta e manageriale i fondi”.
Volotea è impegnata già da tempo a sostenere i progetti del Teatro Massimo e, negli scorsi anni, ha organizzato diversi concerti gratuiti per tutti i palermitani. Volotea collega Palermo con 26 destinazioni, 20 delle quali operate in esclusiva, supportando l’economia locale e ha creato presso lo scalo 50 posti di lavoro con personale assunto a livello locale.