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Il fondatore di Amazon si dà al turismo spaziale: i primi voli Blue Origin entro il 2019
notizia pubblicata 25 Gennaio 2019 alle ore 11:41 nella categoria Trasporti

Non c’è solo Virgin Galactic, creata dal magnate Richard Branson che è anche proprietario della Virgin, a promettere ai viaggiatori la nuova frontiera dei viaggi spaziali. Un’altra azienda privata, la Blue Origin del fondatore di Amazon Jeff Bezos ha effettuato, con successo, un test di volo suborbitale che avvicina i primi voli con equipaggio della compagnia previsti entro la fine di quest’anno.

Il suo razzo riutilizzabile New Shepard è stato lanciato con un carico di esperimenti della Nasa. Dopo oltre un mese di ritardi causati da problemi al veicolo e condizioni meteorologiche avverse, il New Shepard è decollato il 23 gennaio dal sito di test di Blue Origin a nord di Van Horn, in Texas. La missione è durata circa 10 minuti e 15 secondi, dal decollo all’atterraggio.

Il razzo ha liberato la capsula con gli esperimenti all’altezza di quasi 107 chilometri, quindi è rientrato in atmosfera e ha attivato i freni per rallentare la sua discesa, accendendo il motore e allungando le ‘zampe’ per atterrare su una piattaforma a quasi 5 chilometri dal sito di lancio. Pochi minuti dopo, anche la capsula è atterrata con il paracadute, riportando a Terra il suo carico di otto esperimenti, di università e centri della Nasa, che comprendevano test del comportamento di un combustibile non tossico in microgravità e di un sistema per raffreddare l’elettronica nello spazio.

Questo lancio è stato il decimo del New Shepard, che aveva debuttato con un incidente nel 2015 avvenuto in fase di atterraggio, e il quarto per questo modello. La versione del razzo New Shepard, progettata per i voli umani, invece è in fase di preparazione e secondo Ariane Cornell, direttore delle vendite di Blue Origin, la compagnia potrebbe essere pronta a trasportare il primo equipaggio entro la fine di quest’anno. Blue Origin sta adottando un approccio graduale per preparare i voli suborbitali con i passeggeri, che saranno rivolti sia ai turisti spaziali sia ai ricercatori. La capsula della Blue Origin potrà trasportare fino a sei passeggeri, che secondo Cornell potranno sperimentare l’assenza di peso, per circa 4 minuti, e un panorama mozzafiato della Terra, dalle sei finestre della capsula.

Virgin Galactic ha invece testato il suo aereo suborbitale SpaceShipTwo il 13 dicembre scorso, con due piloti collaudatori ai comandi.