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AdP presenta il proprio Piano Strategico 2019 – 2028
notizia pubblicata 28 Marzo 2019 alle ore 11:30 nella categoria Aeroporti

Aeroporti di Puglia ha presentato il proprio Piano Strategico 2019 – 2028, un documento di programmazione che definisce le linee guida della crescita di tutta la rete aeroportuale regionale. Alla presentazione sono intervenuti i sindaci di Bari, Brindisi, Foggia e Monteiasi, i rappresentanti delle Istituzioni regionali, dell’Aviazione Civile, delle Autorità Militari, delle Università e delle Imprese, nonché dei più importanti stakeholder del territorio che gravita sulla rete aeroportuale pugliese.

Per Tiziano Onesti, presidente di AdP, “con il Piano Strategico presentato oggi, consegniamo alla nostra comunità, alle nostre imprese, al territorio un documento di programmazione di fondamentale importanza, che proietta la rete aeroportuale pugliese in una dimensione di crescita e sviluppo. Con il Piano Strategico la rete aeroportuale pugliese, che per gli eccellenti livelli delle proprie infrastrutture, per il network di destinazioni e per l’attenzione ai valori della responsabilità sociale d’impresa rappresenta un modello di riferimento a livello nazionale quale azienda moderna e dinamica, si dota di uno strumento che consentirà di migliorare le proprie performance sia operative, sia finanziarie. Il Piano Strategico è un modello flessibile che, muovendo dall’analisi dei ‘mercati obiettivo’ e delle potenzialità del mercato aereo in generale, rappresenta lo strumento finalizzato a ridisegnare le strategie di sviluppo in grado di garantire ulteriori margini di crescita. In questa prospettiva l’obiettivo è quello di accrescere l’attrattività di AdP e di valorizzare il brand ‘Puglia’ in un contesto fatto di qualità delle infrastrutture, attrazione dei passeggeri e interesse dei vettori, finalizzato a sviluppare traffico e contribuire, attraverso una maggiore connettività, a favorire l’ internazionalizzazione delle nostre imprese e i processi di innovazione”.

“Questa è una giornata chiave perché questo è il luogo del concetto stesso di pianificazione strategica, una scienza basata sulla futurologia: si studia il futuro per predisporre organizzazioni, attrezzature e investimenti utili. Se tu prevedi di avere molti turisti, costruirai strutture turistiche e investirai nella formazione del personale che vi lavorerà. Se pensi che i turisti verranno per ragioni culturali, si curerà la manutenzione dei siti culturali e il restauro dei monumenti. Se pensi che verranno per il mare, si punterà sulla tutela e la pulizia del mare. Un piano strategico è quindi un grande piano di battaglia che deve durare vent’anni e che va aggiornato volta per volta. La Puglia aveva una legge sulla pianificazione strategica, molto vecchia, ma che non è mai stata applicata. La Puglia è andata avanti finora a tentoni. Adesso Adp e Aqp hanno presentato i loro piani strategici: per pianificare una regione c’è bisogno del ciclo dell’acqua, ci vogliono i voli, i porti, così tutti questi punti saranno montati in una proposta per i pugliesi e i mercati internazionali per capire dove investire in Puglia non a caso, ma in funzione di una visione collettiva. Abbiamo fatto un lavoro talmente importante che AdP adesso ha un rating, cioè una stabilità finanziaria che le consente, se deve fare un investimento su un vettore per attirarlo nella fase di spin off, di farlo in autonomia senza chiedere soldi all’azionista. Un soggetto come questo, pubblico, potrebbe decidere anche di quotarsi in borsa, una strada che è una cosa ben diversa da una privatizzazione”, ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.

Il piano, oltre a definire nuovi modelli di business per la società di gestione della rete aeroportuale pugliese, ridisegna le direttrici di espansione verso quei mercati che possono assumere un ruolo di primo piano per l’ulteriore sviluppo di tutta l’area sud est del nostro Paese. Nei prossimi 10 anni il traffico previsto sugli scali pugliesi dovrebbe attestarsi a circa 11 milioni di passeggeri, consentendo un utilizzo ottimale della capacità ricettiva delle infrastrutture aeroportuali pugliesi che già dispongono delle potenzialità necessarie a soddisfare l’ulteriore domanda.