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Centinaio: convinceremo Ue su concessioni balneari. Fiba: bene chiarimenti ministro
notizia pubblicata 30 Aprile 2019 alle ore 13:00 nella categoria Cronaca

“Cercheremo di far capire alla Commissione che le concessioni balneari non sono servizi e quindi non entrano nel perimetro della Bolkestein. Stiamo studiando le argomentazioni da portare a Bruxelles. Faremo di tutto per evitare l’infrazione e per far capire all’Europa la nostra posizione. Se poi non sarà possibile, valuteremo la situazione”, così il ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, intervistato su Repubblica, sull’ipotesi di un’imminente infrazione Ue sulle spiagge italiane.

“Abbiamo istituito un comitato tecnico che cura il coordinamento delle fasi di applicazione dell’emendamento e l’interlocuzione con la Commissione europea e non ci risulta alcuna comunicazione di una imminente procedura – sottolinea il ministro – E poi in questi giorni presenteremo il decreto attuativo del provvedimento previsto in manovra con gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

“Sarà confermata la proroga senza gara – continua Centinaio – e la correderemo con una serie di motivazioni del provvedimento, in tutto quattro, da mandare a Bruxelles: faremo una mappatura del litorale per capire esattamente quante sono le spiagge libere, imporremo in capo a chi rinnoverà la concessione degli obblighi su qualità dei servizi, tutela del territorio e del mare, poi promuoveremo l’aggregazione tra stabilimenti così come la partnership tra pubblico e privato e infine prevediamo un rating per colpire i furbetti, ovvero chi subappalta o non paga le tasse, che saranno penalizzati per il rinnovo tra 15 anni”, conclude il ministro.

Soddisfazione per le assicurazioni fornite dal ministro sul fronte della direttiva servizi è stata espressa da Maurizio Rustignoli, presidente delle imprese balneari di Fiba Confesercenti

“Quella dell’imminente arrivo di una procedura di infrazione – sottolinea Rustignoli – è dunque una notizia non verificata, che ha suscitato grandi allarmi tra gli operatori ma che alla prova dei fatti è stata smentita. Anzi, il ministro si è detto confidente nella capacità dell’esecutivo di far valere in Europa le ragioni di fondo del provvedimento preso, evitando così procedure di infrazione anche in futuro. Un impegno su cui contiamo: occorre andare avanti sul percorso già stabilito, mettendo finalmente in sicurezza investimenti e valore aggiunto di un settore chiave del turismo italiano come quello balneare, che è stato ingessato dall’incertezza legata alla Bolkestein per troppi anni”.