edizione Sicilia
Una mostra racconta la storia di Palazzo dei Normanni dietro le quinte
notizia pubblicata 16 Maggio 2019 alle ore 11:03 nella categoria Beni culturali

C’era una volta il “Castrum superius. Il “Palazzo dei re Normanni”, il più ardito e complesso progetto di tutto il medioevo mediterraneo. Una mostra, in programma fino a gennaio 2020, nelle Sale del duca di Montalto del Palazzo, ricostruisce la storia del Palazzo Reale di Palermo, ovvero il Castrum Superius, contrapposto un tempo al Castrum Inferius (Castello a mare). La visita catapulta in un’altra era grazie ad un’avvolgente immersione multimediale.

Si tratta di un percorso che guida il pubblico sulle tracce di un tempo favoloso di convivenza e di scambi culturali, quando latini, bizantini e arabi, fondendo i loro saperi artistici e costruttivi, resero meravigliosa la residenza dei sovrani.

La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Federico II grazie all’impegno e al lavoro di una equipe di docenti di fama internazionale, come ha ricordato la sua direttrice Patrizia Monterosso: “Vogliamo – ha detto – che i visitatori diventino viaggiatori nella storia. La nostra fatica è stata soprattutto un atto d’amore verso la memoria del Palazzo”.

La ricerca scientifica ha consentito di riprodurre in 3D il soffitto della Cappella Palatina, proposto su schermo interattivo che permette di ammirarne i più piccoli e affascinanti particolari.

Ma sono tanti i tesori esposti: preziosi reperti lapidei e oggetti, documenti e opere, accanto alle riproduzioni di lavori famosi, prima fra tutte quella del Manto dell’Incoronazione di Ruggero II, particolarmente caro ai siciliani perché tessuto nel Tiraz, la celebre manifattura di seta di Palermo. L’originale è conservato nel tesoro degli Asburgo a Vienna. Il Manto era infatti adoperato per l’incoronazione degli imperatori del Sacro Romano Impero. L’immagine di un particolare dell’arazzo di Bayeux, favoloso racconto della conquista d’Inghilterra da parte dei Normanni, apre la visita alla scoperta del Palazzo con sezioni che raccontano tutte le sue funzioni: gli opifici, la zecca, la cucina, le colture agricole, il Parco reale che si estendeva nella Valle dell’Oreto. L’inizio offre  una panoramica della Sicilia araba (con la carta geografica dell’isola rovesciata di Idrisi, il geografo di Ruggero II) e di quella normanna.

Orari: lunedì-sabato dalle 8.15 alle 17.40

domenica e festivi dalle 8.15 alle 13

Biglietto: intero 6 euro

https://www.theroyalpalace.it/