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In valigia un italiano su tre dimentica il pigiama
notizia pubblicata 23 Maggio 2019 alle ore 10:50 nella categoria Curiosita'

La primavera porta con sé la voglia di variare la routine e concedersi una pausa. Queste fughe primaverili non sono che le prove generali dell’estate. Ma, prima di partire per un breve weekend o per le ferie estive, i viaggiatori affrontano l’immancabile enigma valigia: peso, dimensioni e cosa metterci dentro.

Veepee, cui fanno parte i siti di shopping online vente-privee e Privalia, ha condotto un sondaggio tra i propri clienti per esplorare il legame tra italiani e valigia e scoprire cosa li guida nella scelta della destinazione.
I maniaci dell’ordine sono i più numerosi (34%), fanno un check-list con ampio anticipo per non rischiare di ritrovarsi impreparati o intrappolati in qualche imprevisto. Oltre allo shopping, in vacanza non si rinuncia neanche allo sport: quasi il 20% degli intervistati dichiara che non rinuncerà a praticare l’attività sportiva preferita durante le vacanze.
Al seguire i fashion addicted (27%), secondo cui un bel guardaroba è alla base di una vacanza di successo. Questi viaggiatori credono fermamente nell’importanza di apparire al meglio in vacanza, e addirittura il 35% ammette di spendere tra i 50 e i 100 euro per gli acquisti (preferibilmente online) prima della partenza.
Fashionisti sempre impeccabili, il 19% divide la passione per la moda con quella per i prodotti beauty. Il loro beauty case si avvicina in peso e dimensioni al bagaglio principale, per non rinunciare a make-up, creme e a tutto il necessario per prendersi cura di sé, proprio come a casa.
Infine, il 15% degli intervistati si ritrova controtendenza, e tra i mille impegni quotidiani, si ritrova a temporeggiare fino a preparare i bagagli all’ultimo minuto. Il rischio di dimenticare a casa qualcosa diventa concreto, soprattutto quando si tratta degli oggetti più basic: un intervistato su 2 si dimentica le ciabatte mentre, uno su tre, il pigiama. Gli smemorati cronici, che dimenticano i documenti o i biglietti di viaggio sono pochi, solo l’1,4%.