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A Palermo la II edizione di BAM Biennale Arcipelago Mediterraneo
notizia pubblicata 06 Novembre 2019 alle ore 10:04 nella categoria Eventi

Inizia oggi, mercoledì 6 novembre, la BAM, Biennale Arcipelago Mediterraneo, festival internazionale di teatro, musica e arti visive che animerà i quartieri di Palermo fino all’8 dicembre. Il titolo di questa seconda edizione è “UberMauer, Oltre il muro”, e non solo per commemorare i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, ma anche per ribadire l’ormai consolidata vocazione del capoluogo siciliano: apertura, accoglienza e dialogo, che sono le linee guida della odierna biennale. I partner della manifestazione sono la Fondazione Merz e European Alternatives del Transeuropa festival.

“Sostanzialmente la seconda Biennale – ha sottolineato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando –   conferma che ormai la Biennale Arcipelago Mediterraneo è una realtà, è una realtà concreta di un cambiamento culturale. Non c’è più Palermo Capitale della Cultura, non c’è più Manifesta ma c’è la Biennale di Arcipelago Mediterraneo e tante altre iniziative culturali che fanno di Palermo un punto di riferimento, per chi crede che bisogna andare oltre i muri”.

Diciotto gli artisti coinvolti per le arti visive, da Alfredo Jaar a Shilpa Gupta, Damian Ortega, Michal Rovner, Francesco Arena, Giuseppe Lana, che opereranno in una visione etica di Palermo come laboratorio sociale.

Tra le performance, all’Approdo di Sant’Erasmo, il 10 novembre, il drammaturgo Milo Rau, mette in scena il Vangelo come passione di un’intera civiltà, seguirà la processione del Gesù nero, seguito dagli apostoli che altro non sono che i braccianti di colore che lavorano a Campobello di Mazara. La performance si concluderà allo Spasimo.

Fuori Palermo ci sono eventi previsti al Parco Archeologico di Himera, o in quello di Selinunte per un evento sensoriale con 50 attori e musicisti in una drammaturgia di Lelio Giannetto.

Molti degli spettacoli avranno come palcoscenico il Teatro Garibaldi, ma anche il Conservatorio, Palazzo Branciforte, e il Teatro Massimo con il concerto di Peter Eotvos, il compositore ungherese che ha dedicato il suo brano a tutte le vittime senza nome, i morti del Mediterraneo. Alla Chiesa del Santissimo Salvatore, l’8 novembre, The Mayfield, una formazione di musicisti che prende il nome dal deposito ferroviario di Manchester, dove ha agito uno dei più innovativi registi del momento, Heiner Goebbles, che a Palermo, in prima mondiale, presenta il concerto commemorativo per la caduta del muro di Berlino.

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