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Da Comiso alla scoperta di Ragusa e dintorni
notizia pubblicata 11 Novembre 2019 alle ore 12:57 nella categoria informazioni

Se si ha intenzione di andare in Sicilia, il nostro consiglio è di visitare l’area che da Comiso va fino a Ragusa, uno scrigno che nasconde diversi tesori artistici, naturali e culturali. Dal 2013 l’aeroporto di Comiso è stato aperto al traffico civile e da allora l’afflusso turistico è aumentato notevolmente.

Per chi arriva in aero e necessita di un veicolo con cui muoversi, la soluzione ideale sarebbe quella di scegliere un servizio di autonoleggio all’aeroporto di Comiso

Comiso, città teatro a cielo aperto

 

Gesualdo Bufalino, scrittore e poeta italiano, definì Comiso una città teatro per le sue scenografiche atmosfere barocche che raggiungono subito il cuore del visitatore. La sua origine è molto antica e sembra risalire al periodo eneolitico che va dal IV al II millennio a.C. Dopo questa breve infarinatura possiamo partire alla scoperta delle principali attrattive turistiche di Comiso.

La chiesa di Santa Maria delle Stelle

 

Uno degli edifici simbolo di Comiso è la chiesa di Santa Maria delle Stelle che risale al XII secolo anche se subì diversi restauri nel corso dei secoli. Nonostante i diversi lavori eseguiti in epoche storiche molto diverse, oggi la chiesa si presenta con una facciata imponente e armoniosa che regala un impatto esteticamente molto gradevole.

La Pagoda della Pace

 

Tra le bellezze di Comiso merita sicuramente una menzione la Pagoda della Pace, monumento buddista inaugurato nel 1998 che sorge dinanzi all’ex base missilistica della Nato. L’edificio fu fortemente voluto dal monaco giapponese Morishita ed è una delle poche pagode esistenti in tutta Europa. Si celebrano in questo tempio buddista due importanti cerimonie: la “Festa della pace” a luglio e la “Festa dei fiori” ad aprile.

Il castello dei Naselli

 

Tra le principali strutture civili di Comiso c’è il castello dei Naselli di cui si hanno notizie già nel 1330, ma la sua struttura attuale fu costruita verso il 1497. Il castello rinascimentale fu realizzato su un edificio di epoca classica e passò nel corso dei secoli sotto il dominio di numerose famiglie fino ai Naselli che lo acquistarono nel 1453. La parte più antica del castello custodisce importanti resti di affreschi risalenti all’epoca bizantina.

Ragusa, la terra del commissario Montalbano

 

Gli appassionati di Montalbano avranno sicuramente avuto modo di conoscere le bellezze della città di Ragusa che fa da sfondo alla serie tv. Se invece non si ha mai visto una puntata di Montalbano, ecco un’occasione utile per scoprire i tesori custoditi da questa meravigliosa città.

La cattedrale di San Giovanni

 

Una delle principali chiese di Ragusa è la cattedrale di San Giovanni che fu edificata nel cuore della città alla fine del XVIII secolo. L’edificio religioso è caratterizzato da un sagrato sopraelevato cinto da una balaustra e negli spazi interni sorge il Museo della Cattedrale.

Le panoramiche scale di Ibla

 

Le scale di Ibla sono tra i percorsi più affascinanti da vedere a Ragusa e consentono di raggiungere il quartiere barocco di Ragusa Ibla con un panorama mozzafiato.

Le casette arroccate con le sontuose montagne sullo sfondo a fare da cornice sembrano un presepe vivente da ammirare dall’alto. Il percorso inizia dalla chiesa di Santa Maria delle Scale e si conclude a Piazza della Repubblica snodandosi tra vicoletti e scalette. Gli scorci mozzafiato ed i panorami sono ancora più suggestivi se ammirati nel tardo pomeriggio al calar del sole.

Il castello di Donnafugata

 

A 15 chilometri da Ragusa sorge il castello di Donnafugata che fu la residenza estiva della nobile famiglia Arezzo. Oggi il castello è diventato un museo che custodisce al suo interno preziose suppellettili e stanze sfarzose di rara bellezza. Desta particolare sensazione la sala degli specchi caratterizzata da specchi sparsi in tutta la camera, tendaggi di altissimo valore ed un pianoforte a coda.

La Grotta delle Trabacche

 

La Grotta delle Trabacche è una delle più importanti testimonianze di architettura funebre siciliana e si trova a 5 chilometri da Ragusa in Contrada Buttino. Sorge nella campagna iblea quindi è la meta ideale se ami passeggiare all’aria aperta in mezzo alla natura.

Il sito dovrebbe risalire al IV secolo d.C. e all’interno si distinguono due monumentali sarcofagi al centro di una camera con una serie di colonne scavate nella roccia. Sotto il livello del pavimento sono visibili altre tombe, mentre purtroppo non sono rimaste tracce di affreschi nell’ipogeo.

Suggestiva e affascinante, c’è una luce che penetra da un piccolo foro collocato proprio al centro della grotta come a voler illuminare il percorso del visitatore.