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Bankitalia 2019: la Sicilia perde turisti ma crescono i passeggeri negli aeroporti
notizia pubblicata 13 Novembre 2019 alle ore 12:29 nella categoria Economia

Segnali di indebolimento per l’economia siciliana nei primi mesi del 2019. L’andamento dei ricavi è peggiorato nel settore servizi, che ha risentito anche della riduzione dei flussi turistici. I dati, relativi all’aggiornamento congiunturale sull’economia dell’Isola, sono stati presentati nella sede di Palermo della Banca d’Italia, che ha redatto l’analisi in collaborazione con le altre filiali dell’Isola. Presenti, tra gli altri, il direttore Pietro Raffa e il coordinatore dello studio Giuseppe Ciaccio.

Per quanto riguarda il turismo, le presenze nel primo semestre 2019 (che mediamente rappresentano poco più di un terzo di quelle dell’intero anno) si sono ridotte del 3%. Il calo ha interessato sia la componente domestica (-1,4%) sia, in misura più marcata, quella straniera (-4,4%) ed è stato diffuso tra le province siciliane con l’eccezione di Palermo (6,7%). In diminuzione anche gli arrivi a -2,4% (italiani a -3% e stranieri a -1,6%)

Secondo la rilevazione sul turismo internazionale condotta dalla Banca d’Italia la spesa dei turisti stranieri in regione è diminuita, a fronte di un leggero incremento nella media del Mezzogiorno.

In base ai dati di Assaeroporti, invece, nei primi otto mesi dell’anno il traffico di passeggeri negli aeroporti siciliani è cresciuto del 4,3%, un valore inferiore di circa tre punti percentuali a quello del Mezzogiorno. Il numero di passeggeri si è fortemente ridotto negli scali di Comiso e Trapani, per il calo della componente estera, mentre è risultato in aumento a Catania e soprattutto a Palermo (dove i passeggeri su voli internazionali sono aumentati del 18,7%).

Infine, sempre nel primo semestre del 2019, il traffico di passeggeri nei porti siciliani è aumentato in misura moderata, con una crescita leggermente superiore per il comparto crocieristico.

Per consultare il report che evidenzia segnali di indebolimento nell’economia regionale cliccare qui.