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Oltre 18 mln di italiani in viaggio tra natale e capodanno, giro di affari di oltre 13 mld
notizia pubblicata 13 Dicembre 2019 alle ore 11:40 nella categoria Turismo

Circa 18 milioni e 287 mila italiani, pari al 30,3% della popolazione, si godranno una vacanza tra Natale e Capodanno, in crescita del 9,82% rispetto allo scorso anno. E aumenta anche il giro d’affari, che supererà i 13 miliardi di euro (+12,5%). Sono questi i principali risultati della consueta indagine sulle vacanze degli italiani, realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions.

“Si tratta di segnali positivi che fanno ben sperare in prospettiva – dice Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani – senza peraltro illuderci che le festività natalizie siano sufficienti a risollevare le sorti di un anno a corrente alternata, durante il quale le imprese turistico ricettive italiane hanno continuato a soffrire in solitudine, a causa del dilagare incontrastato delle attività abusive, delle avversità metereologiche, dei fallimenti dei tour operator e della riapertura di alcuni mercati concorrenti. Ci riempie d’orgoglio la circostanza – prosegue Bocca – che l’Italia sia di gran lunga la destinazione scelta dagli italiani, con l’89,9% di preferenze a Natale ed il 69,4% a Capodanno. Non si può tuttavia contare solo sulle iniziative degli imprenditori privati – conclude il presidente di Federalberghi – Ora tocca al Governo adottare misure adeguate. Spiace invece constatare che il turismo sia stato dimenticato dalla manovra di bilancio per il 2020, che si è occupata dell’economia del turismo solo al fine di raddoppiare l’imposta di soggiorno”.

In particolare durante le vacanze di Natale saranno 9,8 milioni gli italiani in viaggio (+9,3% rispetto al 2018), di questi l’89,9% resterà in Italia (87,9% nel 2018) contro un 10,1% che sceglierà l’estero. La classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa le città diverse da quella di residenza (39,8% dei casi), seguite dalla montagna (22,1%), dalle città d’arte (21,3%) e dal mare (11,2%). Per la scelta dell’alloggio, si darà priorità alla casa di parenti o amici (nel 43,1% dei casi), mentre il 25,0% opta per il comfort dell’ospitalità alberghiera. A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 6 notti fuori casa (6,2 nel 2018) per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 771 euro (667 in Italia e 1.889 all’estero).

Per Capodanno invece saranno 8 milioni 451 mila gli italiani che partiranno (+10,5% rispetto allo scorso anno), andando ad aggiungersi ai 4,7 milioni che faranno una vacanza lunga, iniziata già a Natale. L’Italia sarà la meta preferita: resta nel Belpaese il 69,4% degli italiani (71,9% lo scorso anno), mentre il 30,6% opterà per l’estero. Coloro che resteranno in Italia si dirigeranno soprattutto verso località d’arte (29,0%), città diverse dalla propria (28,3%) e località di montagna (28,0%). In crescita, sia pur con quote più contenute, le preferenze rivolte al mare (6,5%), alle terme (3,2%) ed ai laghi (2,5%). Chi va all’estero si dirige soprattutto verso le grandi capitali europee (76,4%). Seguono, a grande distanza, le crociere (8,9%) e le località di montagna (5,7%). L’alloggio preferito è la casa di parenti/amici (per il 35,3% dei casi), seguita a ruota dagli alberghi con il 32,1%. La durata della vacanza registra un lieve incremento: si passeranno in media 3,9 notti fuori casa rispetto alle 3,8 dello scorso anno. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 648 euro (461 in Italia e 1.012 all’estero), con un conseguente giro d’affari di circa 4 miliardi e 583 milioni di euro (+19,49%).

Infine, i motivi principali che inducono il resto della popolazione italiana a non effettuare nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente ai motivi economici (42,8%, in calo rispetto al 44,3% dello scorso anno). Seguono i motivi familiari (25,3%) e i motivi di salute (21,4%). Il 23,9% dichiara che andrà in vacanza in un altro periodo, a conferma del fatto che gli italiani hanno imparato a far le ferie anche al di fuori dei periodi canonici.