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Manutenzioni e contratti in scadenza, così si riduce la flotta di Alitalia
notizia pubblicata 03 Gennaio 2020 alle ore 12:38 nella categoria Compagnie aeree

Inizia con una flotta ridimensionata il 2020 di Alitalia. La compagnia ha infatti iniziato l’anno con 113 aeromobili, cinque in meno del 2017, dei quali 72 in leasing. Dalla scadenza dei contratti di noleggio alle manutenzioni obbligatorie, la compagnia rischia di operare con meno di 100 aerei nei prossimi mesi, come non accadeva da tre decenni. E tutto questo porterà l’azienda a ridurre l’offerta sul mercato, secondo quanto sostengono gli esperti.

È quanto emerge da un’analisi del Corriere secondo cui quest’anno sono ben nove gli aerei con contratti in scadenza. E senza un rinnovo la flotta scenderà a 104 aerei. Sei jet sono utilizzati per i voli di corto e medio raggio (nazionali, europei, per il Medio Oriente): quattro Airbus A320 e due A321. Altri tre sono impiegati nelle tratte intercontinentali: l’unico Boeing 777-300ER pagato 675 mila dollari al mese e due Airbus A330 per i quali Alitalia sborsa 500 mila dollari al mese (ciascuno) a Etihad e i cui contratti scadono a maggio e giugno.

A tutto questo si aggiungono le manutenzioni obbligatorie. Fino a sette velivoli, Airbus A320, quest’anno ‘compiono’ dodici anni di servizio e per questo ogni mezzo dovrà essere inviato in Israele, smontato, rimontato e provato prima di rientrare in servizio. Ci potrebbero volere fino a due mesi e centinaia di migliaia di euro per apparecchio, assottigliando il numero, anche se temporaneamente, fino a 97 macchine. Non andrà meglio nel 2021, stando ai documenti. Il prossimo anno scadono i noleggi di altri nove velivoli e cinque di proprietà (tra A320 e A321) toccheranno i 21-23 anni di servizio.

Nel 2018 per il noleggio il vettore ha sborsato 237 milioni di euro (erano 298 milioni l’anno prima). Una cifra ritenuta troppo elevata dagli esperti. Gli Embraer della divisione regional CityLiner, infatti, Alitalia li paga il 64% più della media di mercato, gli Airbus A319-320-321 circa il 32% in più e i jet del lungo raggio (A330, B777-200ER e il B777-300ER) addirittura il doppio, conclude il dossier del Corriere.