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Gela ospiterà mostra sul mito di Ulisse. Ma M5S chiede nomina assessore Beni culturali
notizia pubblicata 21 Gennaio 2020 alle ore 10:06 nella categoria Beni culturali

Da agosto a novembre Gela ospiterà una grande mostra sul mito di Ulisse e la Sicilia. L’esposizione sarà organizzata dalla Regione, in collaborazione con i Musei San Domenico, la Cassa dei risparmi e il Comune di Forlì. Intanto sabato 15 febbraio aprirà i battenti in Emilia Romagna la mostra “Ulisse, l’arte e il mito”, alla quale la Sicilia sta fornendo reperti archeologici provenienti da vari musei regionali. In particolare, per quattro mesi fino a giugno, saranno esposti anche alcuni pezzi della Nave arcaica rinvenuta nei fondali di Gela, che saranno successivamente conservati nel nuovo Museo del mare di Bosco Littorio, per il quale il presidente della Regione Nello Musumeci, nei giorni scorsi, ha consegnato i lavori alla ditta aggiudicataria.

Una porzione della chiglia, il paramezzale e sette madieri – parte dell’ossatura dell’imbarcazione – e un cesto in fibre vegetali assieme a un tripode in bronzo – recipiente con sostegni a forma di zampa leonina – verranno mostrati mediante un supporto trasparente appositamente realizzato che permetterà ai visitatori di ammirare la nave e la tecnica di costruzione.

Intanto, però, i deputati regionali del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura all’Ars denunciano l’assenza di un assessore ai Beni culturali da ormai oltre 10 mesi. “Il prossimo 10 marzo – ricordano i deputati Ketty Damante, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola e Roberta Schillaci – sarà una ricorrenza triste per la tragica scomparsa dell’assessore Sebastiano Tusa e per i cittadini che ancora aspettano un degno sostituto per quello che dovrebbe essere un settore strategico. Sulla valorizzazione dei beni culturali si potrebbe fondare un’economia turistica formidabile. Se solo ci fossero pianificazione e gestione. Se solo ci fosse una guida. Invece, come se fosse una questione marginale, il presidente Musumeci lascia scoperto l’assessorato, tenendo per sé un compito gravoso che non può esercitare, preso dalle altre incombenze del governo. Quali misteri si nascondono – forse un difficile accordo sulle poltrone – su questa mancata nomina e quanto altro tempo dovrà passare?”.