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Aumentano contagi da virus cinese, a Fiumicino tornano scanner per misurare la febbre
notizia pubblicata 22 Gennaio 2020 alle ore 11:10 nella categoria Senza categoria

Come all’epoca della Sars tornano gli scanner all’aeroporto di Fiumicino per misurare la febbre ai viaggiatori che arrivano da Wuhan, la città focolaio principale del coronavirus cinese. I primi a funzionare saranno quelli utilizzati per controllare i passeggeri del volo diretto dalla città a partire da domani, giovedì 23 gennaio, data in cui è previsto il prossimo volo diretto dalla città di Wuhan all’aeroporto romano. I controlli scattano comunque già sulla pista, prima che i portelloni si aprano per far scendere i passeggeri. Subito dopo l’atterraggio, viene verificato via radio con il comandante del volo, prima dello sbarco dall’aereo, se durante il viaggio qualche passeggero abbia manifestato sintomi verosimilmente inerenti malattie respiratorie. Solo dopo aver effettuato questo tipo di controllo, che viene fatto ad opera della Sanità aerea, viene quindi data, in caso di risposta negativa, l’autorizzazione all’apertura dei portelloni e alla conseguente discesa dei viaggiatori. In caso contrario, l’eventuale passeggero che avesse accusato problemi di natura respiratoria verrebbe comunque portato per accertamenti presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.

Allo scalo romano, dove sono tre i voli diretti per Wuhan, è in vigore, come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, la procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo dei voli da Wuhan di casi sospetti sintomatici. Ai check-in dei voli interessati, ai controlli di sicurezza e nella sala arrivi figurano totem e locandine informativi del Ministero della Salute, di vario formato, in lingua italiana ed inglese, con i consigli ai viaggiatori internazionali diretti e di ritorno da Wuhan.

Intanto continuano ad aumentare in Cina i casi legati al nuovo coronavirus, della stessa famiglia della Sars: sono ormai 291 quelli accertati secondo le autorità cinesi e le vittime sono salite a sei da quando il virus ha fatto la sua prima comparsa nella città di Wuhan, lo scorso 31 dicembre. Un primo caso si registra anche in Usa: le autorità sanitarie degli Stati Uniti si apprestano ad annunciarlo, riferisce la Cnn. Sarebbe stato registrato nello Stato di Washington, stando ad una fonte federale citata dalla Cnn. Il paziente, che era stato ricoverato per polmonite la scorsa settimana, era stato di recente a Wuhan. Ed un primo caso si è registrato pure a Taiwan. Finora, erano già stati segnalati casi a Pechino e Guandong in Cina, e poi in Thailandia, Giappone, Corea del Sud. Primo caso sospetto anche in Australia in un uomo di ritorno dalla Cina, mentre secondo il quotidiano The Sun un turista inglese è in ospedale in Thailandia, a Phuket, con sintomi compatibili con il coronavirus: sarebbe il primo occidentale colpito.