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Coronavirus, Costa vieta imbarco a persone di comuni italiani infetti
notizia pubblicata 24 Febbraio 2020 alle ore 11:27 nella categoria Crociere

“Ci siamo attivati subito perché la nostra priorità è la salvaguardia e la sicurezza dei nostri ospiti e del nostro equipaggio”. É il commento di Neil Palomba, DG di Costa Crociere, sui provvedimenti preventivi adottati contro il coronavirus a bordo. “Tutti gli ospiti che hanno viaggiato in Cina, Hong Kong e Macao nei precedenti 14 giorni non potranno salire sulla nave, rileviamo la temperatura corporea di tutti coloro che salgono e chiunque sia sopra i 37,8 non potrà salire sulla nave – spiega e aggiunge – Da ieri abbiamo limitato l’accesso a bordo anche di tutti i residenti nei comuni italiani interessati dal coronavirus”.

Il coronavirus tocca anche il mondo delle crociere, costretto ad aumentare le precauzioni e che fa i conti con le prime ripercussioni. “Abbiamo 4 navi ferme in Asia fino a fine mese, sono quelle che operavano dalla Cina”, spiega Palomba – Abbiamo modificato l’itinerario della crociera giro del mondo che prevedeva scali in porti della Cina, del Giappone e della Corea, cambiandoli con l’Australia, da dove la nave farà rotta su Seychelles e Mauritius”.

Nessuna ripercussione, almeno per ora, sulle nuove costruzioni, sia per quelle che nei programmi saranno destinate alle crociere in Cina, sia per quelle costruite in Cina. “La nostra prossima nave è Costa Firenze costruita da Fincantieri in Italia, i tempi sono rispettati e non vediamo l’ora di prenderla in consegna dopo l’estate a settembre. È per i clienti cinesi che fanno crociere fuori dal mercato della Cina – spiega Michael Thamm, ceo del gruppo Costa e Carnival Asia – Poi c’è Costa Toscana, e abbiamo altre due navi per Aida, inoltre stiamo costruendo navi per la Cina nei cantieri cinesi, insieme con Fincantieri. Credo che vinceremo la battaglia sul coronavirus, che l’emergenza si possa risolvere in tempi brevi. Forse nel breve le prenotazioni possono risentire di alcune oscillazioni, ma a lungo termine non ci aspettiamo impatti sui nostri programmi”.