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Coronavirus: ad Agrigento alla ricerca di una terapia d’urto per il turismo agonizzante
notizia pubblicata 02 Marzo 2020 alle ore 09:55 nella categoria Cronaca

Turismo in agonia in tutta Italia, in Sicilia in particolare, dove in tutte le aree territoriali si è evocato lo spirito di quel settore economico, per anni nella polvere e di recente innalzato all’olimpo dei settori economici più produttivi e che oggi rischia di tornare nella polvere. Non una polvere di stelle, ma da quell’insieme di minutissime particelle incoerenti che si stendono sul suolo e vengono sollevate dal vento.

Si sono presumibilmente sentiti così tutti quegli operatori turistici del sistema ricettivo, agenziale, tour operating, guide che, nelle diverse aree territoriali, si sono raccolte al capezzale di questo turismo agonizzante colpito non dall’anonimo virus, ma da quello più infido dell’ansia e della paura. Un virus altrettanto infido che il nostro giornale aveva già deciso, sicuramente tra i primi, a contrastare con la riflessione sintetizzata nel titolo del proprio editoriale “Il coraggio di non aver paura”.

Sarà stato questo o più semplicemente la forza della disperazione e dell’esasperazione, indotti dall’inaspettato annullamento della Sagra del Mandorlo in Fiore, ad indurre i vertici delle maggiori confederazioni datoriali insieme alle rappresentanze sindacali, dei consorzi e delle aggregazioni professionali, a dismettere almeno per mezza giornata le proprie casacche ed autoconvocarsi alla vigilia della prima domenica di quaresima all’hotel della Valle di Agrigento.

Più di 150 gli intervenuti a questa assemblea qualificata, partecipata ed aperta a tutti ed ai quali hanno aderito anche i deputati del Parlamento nazionale Michele Sodano, Filippo Perconti, Alessandro Pagano oltre che i deputati
dell’Assemblea Regionale Carmelo Pullara, Giovanni Di Caro, Giusi Savarino, Michele Catanzaro. Tutti accomunati dal comune denominatore di essere, al di là degli schieramenti partitici, gli eletti della circoscrizione ed il cui valore aggiunto era costituito dalla volontà di ascoltare ed individuare tutti insieme soluzioni possibili a sostegno delle imprese e delle professioni a breve, medio e lungo termine.

L’incontro-confronto, moderato da Toti Piscopo, è stato aperto da Vittorio Messina e Francesco Picarella che, nei loro interventi, hanno voluto puntualizzare la volontà complessiva di volersi tenere fuori dal gioco della propaganda elettorale per rimanere sul terreno franco tra concittadini il cui problema prioritario è quello di onorare, di fronte al blocco totale dell’economia derivante dalle cancellazioni di prenotazioni, il pagamento degli stipendi ai dipendenti, alle fatture dei fornitori, delle rate di mutuo, degli oneri previdenziali. Superare le polemiche per trovare delle soluzioni, a cui ogni singolo deputato si è impegnato a dare il proprio contributo.

Un dibattito serrato ed appassionato a cui hanno contribuito, anche con proposte, Paolo Pullara, Giovanna Lombardo, Domenico Vecchio, Claudio Spoto, Antonino Cremona e Giuseppe Ciminnisi che ha lanciato un accorato appello per la categoria delle agenzie di viaggio, particolarmente quelle impegnate nel segmento del turismo scolastico, il cui blocco è avvenuto successivamente ad una notevolissima esposizione economica per acquisire voli, trasferimenti ed ospitalità.  Insomma per loro danno emergente e lucro cessante difficilmente recuperabile.

Ma la narrazione più appassionata e veemente, sintesi del disagio diffuso, l’ha manifestata Emanuele Farruggia che si è chiesto perché si fosse annullata la Sagra del Mandorlo in fiore e, ribadendo che la sua domanda non era provocatoria, bensì una dolorosa invocazione di aiuto, ha lanciato la proposta di farla lo stesso visto che alcuni gruppi musicali erano già presenti ad Agrigento. Una domanda priva di risposta, nonostante la presenza in sala del sindaco Lillo Firetto che mercoledì 4 marzo incontrerà gli operatori. Anche questo uno spaccato di quelle autonomie che a livello locale, come a quello regionale, sono prive di coordinamento. Uno spaccato di un’Italia che sembra aver perduto la sua visione di sviluppo e punta ad amministrare, con non poche difficoltà, le emergenze quotidiane.

Nessuna soluzione immediata per questo turismo agonizzante se non una lunga veglia già iniziata a cui i singoli operatori tenteranno, oggi come ieri, di affrontare le criticità con il consueto senso di responsabilità, proponendosi di elaborare un vademecum di soluzioni possibili che, secondo gli impegni assunti, i deputati faranno proprie e sottoporranno ai rispettivi Governi. L’appuntamento è per sabato prossimo mentre l’Assemblea rimane vigile e perennemente convocata.