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Tirrenia ferma i traghetti, scontro Onorato-commissari 
notizia pubblicata 31 Marzo 2020 alle ore 10:30 nella categoria Cronaca

 

I traghetti della Tirrenia sospendono i collegamenti con Sicilia, Sardegna e isole Tremiti. E’ l’effetto della mossa a sorpresa dell’armatore Vincenzo Onorato dopo il sequestro dei conti correnti di Cin (acquistata nel 2015 da Onorato) eseguito dai commissari. Una decisione che scatena uno scontro acceso tra gli stessi commissari, che contestano le dichiarazioni “strumentali”, e l’armatore napoletano che parla di azione “irresponsabile” e chiede l’intervento del Governo che replica duramente all’armatore.

“Per mesi Tirrenia non ha risposto alle richieste dei commissari e ora non può scaricare le responsabilità sulla politica”, dice la ministra Paola De Micheli. “Il presidente Onorato è stato convocato da me e dal ministro all’Economia Stefano Patuanelli per rendere conto del comportamento di un’impresa che deve gestire un’attività di trasporto di servizio pubblico con soldi pubblici. La pazienza ha un limite e il limite è stato superato”.

Accuse a cui replica il gruppo Onorato: “mai mi sarei permesso di lanciare un’ accusa al Ministero dei trasporti che ha sempre onorato i suoi impegni nei confronti della compagnia e della convenzione consentendo il mantenimento della continuità territoriale o scaricare la responsabilità sulla politica. Il problema é diverso: sebbene il Mit abbia sempre fornito le risorse necessarie, cioè il corrispettivo della convenzione, i commissari di Tirrenia in AS hanno sequestrano i conti correnti della società; pertanto il ministro capirà benissimo che noi non possiamo accedervi e questo purtroppo ed inesorabilmente determina il blocco totale della compagnia. Per quanto sopra e per onorare gli impegni presi sia con il Mit che morali in un momento così complicato per il nostro Paese, ci siamo attivati immediatamente come Moby, compagnia del gruppo che opera in regime di libero mercato, riarmando le navi per garantire immediatamente il servizio e consentire il trasporto di tutti i beni essenziali sia alimentari che farmaceutici”.

Immediata anche la reazione dell’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone: “La prospettiva di un blocco dei trasporti via mare, dovuta al sequestro conservativo nei confronti della Tirrenia-Compagnia italiana di navigazione, riteniamo che vada scongiurata e che sia necessario trovare un punto di incontro fra le parti. Nel pieno dell’emergenza coronavirus, infatti, i collegamenti via mare diventano ancora più fondamentali, se non insostituibili, per lo spostamento di merci e beni di prima necessità da e verso la Sicilia. Per questo il governo Musumeci ha già aperto il confronto con il Ministero dei trasporti e il Ministero dello sviluppo economico al fine di valutare le possibili iniziative da intraprendere in sinergia”.