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Anci chiede al governo un piano straordinario per il turismo
notizia pubblicata 20 Aprile 2020 alle ore 09:17 nella categoria Associazioni

Per farlo ripartire dalle secche in cui lo ha costretto l’emergenza coronavirus, il turismo avrà bisogno di un ‘Piano straordinario’ da parte del governo. Ne sono convinti i vertici dell’Anci, l’associazione che raggruppa i Comuni italiani e che, proprio all’esecutivo, chiede l’adozione di un progetto, in tempi rapidi, per un comparto cruciale dell’economia nazionale.

“Il Covid-19 – scrivono i primi cittadini in una lettera firmata dal presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari, e dal delegato al Turismo, Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, indirizzata ai ministri Franceschini, Gualtieri e Boccia – avrà un impatto enorme sul turismo italiano. Le prospettive per milioni di lavoratori e imprese non sono delle riduzioni in percentuale di reddito e fatturato, ma sono un presente e un futuro da cifra zero”. Per questo, argomentano, quello che serve “al più presto è un Piano straordinario”.

D’altronde proprio il turismo è l’ambito economico ad essere “più colpito – scandiscono Decaro e Gnassi – perché è l’unico settore che non importa merci ma ‘importa’ viaggiatori, persone. E sono le persone ad essere colpite dal virus e dalla pandemia: le relazioni, le persone, gli spostamenti, sono quanto di più profondo il virus colpisce e limiterà”.

E di fronte a una “vera e propria industria strategica”, proseguono i primi cittadini italiani, occorre che venga varato un piano d’azione di ampio respiro che “al di là dei condivisibili provvedimenti a favore dei lavoratori e delle imprese” già messi in campo dal governo “consenta di individuare le condizioni concrete per il sostegno” del comparto, visto che la “mancanza di un qualsivoglia articolo o provvedimento dedicato al sostegno del settore nel decreto ‘Cura Italia’ può essere comprensibile solo con la predisposizione di provvedimenti per l’industria del turismo, la più colpita, ora e in futuro, dalla pandemia”.

Provvedimenti mirati, indicano dall’Anci, a partire, dal ‘Bonus vacanza’, così da “stimolare la domanda interna” per arrivare, “al sostegno dei lavoratori stagionali, alla necessità di individuare forme di sostegno al credito e alla liquidità per le imprese del settore, fino all’individuazione e al sostegno di nuove modalità e organizzazione dei servizi, in relazione alla necessità di garantire qualità e sicurezza ai turisti”.