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Dalle Eolie a Lampedusa l’allarme per il turismo delle isole minori
notizia pubblicata 24 Aprile 2020 alle ore 10:02 nella categoria Territori

L’emergenza sanitaria da coronavirus potrebbe infliggere un colpo ferale alla fragile economia delle isole minori siciliane basata prevalentemente sul turismo. “La situazione finanziaria dei Comuni siciliani è gravissima, ma lo è ancor di più quella dei Comuni delle Isole minori a causa della penalizzante condizione di insularità”, ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia intervenendo a sostegno dei sindaci di Favignana, Lampedusa, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica che hanno rivolto un appello al presidente Giuseppe Conte e al presidente Nello Musumeci per sollecitare interventi normativi e finanziari in favore delle Isole minori. “Bisogna tenere presente – ha osservato Orlando – che il settore del turismo, su cui si basa prevalentemente l’economia di questi territori, è in forte crisi e serve, quindi, un cambio di passo da parte del Governo nazionale e della Regione per trovare soluzioni mirate anche su questo fronte, in previsione di una stagione turistica che assume sempre di più i contorni del disastro annunciato”.

Tra le richieste avanzate da oltre un centinaio di operatori turistici e commerciali delle Eolie a Musumeci ci sono la possibilità di accedere a finanziamenti commisurati al 25% del fatturato prodotto dell’anno 2019, garantiti dallo stato a tasso 0 e rimborsabili in almeno 10 anni a partire dal 2022; la sospensione di tutti i tributi locali e delle tasse fino ad aprile 2021; agevolazioni sul prezzo del biglietto di navi ed aliscafi per tutte le tratte da e per le Isole Eolie per incentivare il turismo; accesso alle misure di liquidità delle banche previste nel decreto, possa essere esteso anche per le imprese segnalate in Crif e la moratoria dei titoli bancari non andati a buon fine con esonero della trascrizione in Cai e sistemi informativi fino ad aprile 2021; l’obbligo per tutti coloro che si imbarcano verso le Eolie, siano essi turisti, pendolari o residenti in transito di avere effettuato prima dell’imbarco i test sierologici rapidi, fino alla durata dell’emergenza. Gli operatori chiedono anche che “vengano realizzate delle strutture sanitarie per i necessari controlli in tutti i porti di accesso alle Isole Eolie e il potenziamento della struttura ospedaliera di Lipari e istituzione di un fondo di emergenza per le imprese in difficoltà”.

Preoccupazione è stata espressa anche dal sindaco di Lampedusa, Totò Martell: “il turismo a Lampedusa non ripartirà, questa è la verità: le imprese sono fallite. Tutti i cittadini sono venuti in municipio a chiedere gli aiuti alimentari. Se prima un volo dal nord Italia a Lampedusa costava 500 euro, adesso con la metà dei passeggeri sugli aerei per via delle misure di sicurezza un biglietto potrebbe costare anche mille euro”.