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Come cambierà il settore aeroportuale? A rischio low cost e viaggi business
notizia pubblicata 22 Maggio 2020 alle ore 12:31 nella categoria Trasporti

Si è svolta la 2^ edizione del ciclo di webinar ‘Turismo – viaggio tra gli operatori del settore per capirne il cambiamento in atto’ organizzato da Global Blue con la partecipazione di Stefano Gardini, presidente di Associazione italiana travel retail-ATRI, e Raffaele Pasquini, Head of Marketing&Business Development- AdR – sul futuro del settore aeroportuale.

Secondo Stefano Gardini, presidente di Associazione italiana travel retail-ATRI, “si andrà verso uno scenario nel quale alcuni vettori potranno uscire dal mercato, con il segmento delle low cost che potrebbe essere ridimensionato, sicuramente più concentrato. Gli interventi di Stato, d’altra parte, consentiranno la sopravvivenza di alcuni a scapito di altri, soprattutto di coloro che hanno capitali interamente privati. La conseguenza immediata sarà rappresentata da tariffe medie più alte, con una conseguente contrazione dei segmenti più elastici. Il modello delle low cost potrebbe soffrire del calo dei viaggiatori della fascia ‘leisure’ e l’equilibrio tra domanda e offerta potrebbe spostarsi su una prevalenza di voli tradizionali, mercati e segmenti business. D’altra parte, però – ha sottolineato Gardini – l’innovazione tecnologica, con la crescita di telelavoro, e teleconferenze, potrebbe impattare parzialmente riducendo le esigenze dei viaggi business, congressuali e fieristici”.

“Va fatta grande attenzione ogni qualvolta si dice che il mercato turistico ed aeroportuale potrà vivere solo del turismo domestico – ha aggiunto Raffaele Pasquini di AdR – Gli aeroporti sono aziende inserite in un contesto di mercato, ed è noto a tutti quanto siano fondamentali, per quantità e qualità, i flussi internazionali ingresso sull’Italia. A Fiumicino, in questi mesi di profonda crisi, abbiamo gestito flussi giornalieri pari al -95% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. La previsione della riapertura interregionale, e delle frontiere italiane verso l’Europa, previsto per il 3 giugno è sicuramente un bel passo avanti; ci auguriamo dunque sia l’avvio di una graduale ripresa, e gli annunci di questi giorni da parte di diversi vettori europei circa una possibile ripartenza ci portano a guardare con maggior ottimismo ai prossimi mesi. Il panorama rimane altamente incerto, ma AdR è pronta ad accogliere nei propri scali flussi crescenti di passeggeri, avendo già posto in essere un ampio set di misure a favore di una nuova healthy experience aeroportuale”.

Nel corso del webinar si è toccato anche il tema del dell’approccio che i passeggeri potranno avere sia verso lo stare in aeroporto sia verso la scelta della compagnia aerea: sicuramente, hanno concordato Gardini e Pasquini, si apre una nuova fase, con il tema della salute che può diventare una leva centrale anche nelle politiche di marketing.