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Si allungano ancora i tempi dei voucher della Regione, Messina: non partiranno prima di agosto
notizia pubblicata 01 Luglio 2020 alle ore 12:17 nella categoria Turismo

Realisticamente non partirà prima di agosto il piano della Regione siciliana che ha messo sul tavolo 75 milioni per salvare il turismo siciliano al collasso in seguito all’emergenza coronavirus. L’assessore al Turismo Manlio Messina giura che è tutto pronto ma come riporta Repubblica Palermo, in un articolo firmato da Claudio Reale, manca ancora una lunga trafila di passaggi burocratici. Prima bisogna sbloccare i fondi, la riprogrammazione deve andare all’Ars, poi tornare in Giunta e infine essere approvata da Roma. Poi serviranno tre avvisi pubblici, i primi due sono pronti assicura l’assessore e anche la piattaforma, ma dopo che le aziende presenteranno la loro candidatura bisognerà verificare regolarità contributiva e certificazione antimafia. Quindi si dovranno selezionare i distributori dei voucher. “Il primo buono – ammette messina – non piotrà partire prima di agosto”. Ecco perchè alla Regione si sta discutendo di prorogare l’iniziativa di un anno. Intanto l’assessore ha incontrato i rappresentanti di Ryanair e easyJet per chiedere più tratte verso la Sicilia e tariffe più basse.

Del resto di “iter esecutivo dai tempi non quantificabili”, aveva già parlato Marco Salerno, socio Skal ed ex dirigente generale dell’Assessorato Regionale al Turismo, che Travelnostop.com aveva intervistato lo scorso 27 maggio (vedi news SKAL PALERMO analizza: prove tecniche di ripresa mentre la Sicilia è ferma ai box).

La complessa iniziativa prevista – sosteneva appena un mese fa Salerno – se da un lato manifesta particolare attenzione al settore turistico impegnando, pur con le condizioni imposte dalle necessarie autorizzazioni all’uso dei fondi extraregionali, la somma di 75 milioni di euro, comporterà con molta probabilità un necessario iter esecutivo dai tempi non quantificabili. La grave crisi attualmente vissuta dagli operatori impone, invece, immediate immissioni di liquidità atte a scongiurare – unitamente agli interventi nazionali – la crisi economica delle imprese e degli operatori del settore e le eventuali manifestazioni sociali di sofferenza che inevitabilmente possono conseguire“.