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Aeroporto Linate riapre ma senza voli: primo decollo in programma mercoledì
notizia pubblicata 13 Luglio 2020 alle ore 10:15 nella categoria Aeroporti

Dopo 4 mesi apre ufficialmente oggi l’aeroporto di Linate ma sulle piste del city airport di Milano ci saranno ancora solo jet privati di facoltosi imprenditori. Non è previsto nessun volo di linea fino a mercoledì quando, alle 10.40, un embraer della Lufthansa decollerà in direzione Francoforte, seguito alle 11 dal primo atterraggio di un airbus Iberia proveniente da Madrid.
Per 2 giorni nello scalo milanese aperto dal 16 marzo per i soli voli legati all’emergenza sanitaria, non sono previsti aerei delle principali compagnie europee che pure avevano messo in vendita lo scorso mese biglietti per voli da Linate. A partire però dal 15 luglio, scadenza prevista dal decreto del 15 giugno del ministro dei Trasporti Paola De Micheli che ha poi deciso la riapertura con un anticipo di due giorni. Oggi il personale di terra, impiegati della Sea, forze dell’ordine e anche commercianti e baristi torneranno a lavorare a Linate ma non ci saranno passeggeri, se non quelli dei voli privati che già da tempo sono operativi. Da mercoledì, sono previsti al momento 4 decolli e 4 atterraggi al giorno di Lufthansa, Iberia e Air Malta e solo dal 24 luglio Alitalia, che ha due terzi degli slot, riprenderà le sue rotte a partire dai collegamenti della Continuità Territoriale con la Sardegna per poi tornare dal 1 agosto con le rotte nazionali e internazionali che fino a quella data sono state spostate a Malpensa.
Il principale aeroporto milanese ha sempre tenuto aperto uno dei suoi due terminal durante tutto il periodo del lockdown, prima il T2 e poi, dal 15 giugno, il T1 che pareva essere sufficiente ad assorbire il ridotto traffico aereo dell’estate post pandemia, anche perchè a Linate sono ancora in corso (e proseguiranno fino al 2021) i lavori di riammodernamento con cantieri all’interno dello scalo che ne riducono gli spazi e, di conseguenza, la possibilità di rispettare i distanziamenti imposti dalle norme per il coronavirus.
“Ci chiediamo se ha senso riaprire un terminal per tenerlo vuoto”, aveva detto a fine giugno Alessandro Fidato, chief operation officer di Sea durante un’audizione in Regione, e lo stesso Comune di Milano, che della Sea è socio di maggioranza, si era detto scettico sull’utilità di riaprire il city airport.
“Non possiamo sobbarcarci tutti i costi”, aveva avvertito il sindaco Giuseppe Sala, ma Mit ed Enac hanno deciso per la riapertura con un’operativita’ di 5 voli in arrivo e 5 in partenza ogni ora. Numeri che almeno a luglio sarà difficile raggiungere visto che le stesse compagnie aeree hanno già spostato su Malpensa e Orio al Serio parte dei voli che avevano messo in vendita da Linate.