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Isola delle Femmine punta sul turismo delle radici con Joe Di Maggio
notizia pubblicata 14 Luglio 2020 alle ore 12:27 nella categoria Eventi

Dal 26 agosto 2020 ad Isola delle Femmine si svolgerà il “Joe Di Maggio Festival”. Sarà una manifestazione dedicata al “turismo delle radici”  legata a Joe Di Maggio. Il campione di baseball, famoso anche per aver sposato Marilyn Monroe, infatti era originario di Isola Delle Femmine. I suoi genitori si sposano il 9 dicembre 1897 presso la chiesa Maria Santissima delle Grazie di Isola delle Femmine, ma nel 1902 lasciano la Sicilia per gli Usa, dove si stabiliscono a Martinez, cittadina della California a pochi chilometri da San Francisco. Il 25 novembre 1914 nasce Joe. Nel 1931 inizia a giocare con i San Francisco Seals dove rimane per quattro stagioni, ma nel 1934 viene ceduto ai New York Yankees, dove rimarrà fino al 1951, quando si ritira dallo sport agonistico.

Nel frattempo si sposa due volte, la prima dal 1939 al 1943 con l’attrice Dorothy Arnold e dalla loro unione nasce il suo unico figlio: Joe Di Maggio jr. Il 14 gennaio 1954 sposa Marilyn Monroe, dalla quale divorzia nel giro di un anno. I due rimangono comunque buoni amici. Nell’agosto del 1962, quando Marilyn muore in circostanze misteriose, Di Maggio organizza i suoi funerali pagando tutte le spese. Per più di trent’anni fa recapitare sulla sua tomba un mazzo di rose rosse, tre volte la settimana. Nell’agosto del 1955 arriva a Roma e decide di fare visita al paese di origine dei suoi genitori. Doveva tornare nel 1993, a 78 anni, ma un forte malore causato dalla fatica lo blocca a Roma. Il sindaco Mannino fu costretto a delegare l’allora consigliere Stefano Bologna, attuale sindaco, a volare a Roma per consegnare la cittadinanza onoraria a Joe Di Maggio. L’incontro si svolge due giorni dopo, alla Farnesina. Muore l’8 marzo 1999 a Hollywood, in Florida, per un cancro ai polmoni.

“Il festival – spiega il sindaco Stefano Bologna – spazierà dalla musica etnica alla musica afro americana, al teatro brillante. Ma soprattutto l’idea è di iniziare a lavorare per un turismo delle radici per far tornare i siciliani sparsi nel mondo sull’Isola nel 2021”.