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Germania frena sui viaggi in Spagna ma Madrid non ci sta: destinazione sicura
notizia pubblicata 29 Luglio 2020 alle ore 10:15 nella categoria Cronaca

Resta alto in Europa l’allarme per i contagi da coronavirus: la Germania frena sui viaggi in alcune regioni della Spagna, mentre l’Oms avverte che la pandemia da coronavirus non è stagionale ma è un’unica grande ondata in continua oscillazione. La provincia belga di Anversa, dove si concentra il 47% dei nuovi contagi, ha imposto un coprifuoco notturno, tra le 23.30 e le 6 del mattino, durante il quale si dovrà restare a casa, tranne che per gli spostamenti essenziali come andare al lavoro o all’ospedale.
La Germania è corsa ai ripari chiedendo ai suoi cittadini di non andare in Spagna, dove la curva epidemiologica è in rialzo da giorni.”I viaggi turistici non essenziali nelle comunità autonome di Aragona, Catalogna e Navarra sono attualmente sconsigliati a causa dei rinnovati elevati livelli di infezione e delle misure di lockdown”, ha reso noto il ministero degli Esteri tedesco. Una decisione che segue quella della Gran Bretagna di imporre la quarantena a tutti i viaggiatori provenienti della Spagna e che ha provocato le reazioni piccate del governo di Madrid. Sulla questione è intervenuta anche la portavoce del governo di Madrid, Maria Jesus Montero, secondo la quale la Spagna rimane una “destinazione sicura per i turisti”. Sta di fatto che la Comunità di Madrid ha stabilito l’obbligo di mascherina in pubblico anche in strada e nelle terrazze dei bar, seguendo l’esempio di quasi tutte le 17 regioni del Paese.
Ad aumentare i timori , non solo in Europa, è giunto anche l’avvertimento dell’Oms. La dottoressa Margaret Harris, in conferenza stampa virtuale a Ginevra, ha chiarito che il virus non si comporta come l’influenza e ha poco a che vedere con le stagioni. Piuttosto, la pandemia di Covid-19 sarà “una grande ondata non stagionale che andrà su e giù”.
Prosegue anche la conta dei danni all’economia. Solo nel settore del turismo la pandemia da Covid-19 ha causato perdite per 320 miliardi di dollari tra gennaio e maggio con il numero dei viaggiatori crollato del 56%: 300 milioni in meno, secondo i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale del turismo.