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FlexTax in partnership con Airbnb per promuovere l’ospitalità in regola
notizia pubblicata 04 Agosto 2020 alle ore 10:00 nella categoria Turismo

La startup torinese FlexTax ha stretto un accordo di collaborazione con Airbnb che consentirà agli host di accedere al servizio di assistenza fiscale ed amministrativa.

Attraverso contenuti e servizi, la startup offrirà un supporto agli host che hanno la responsabilità di gestire le proprie imposte sul reddito relative a quanto guadagnato con l’home-sharing. Queste incombenze possono spesso risultare complicate, ma gli esperti di Flextax si occuperanno di semplificare gli aspetti più legati alla fiscalità per chi ha scelto di aprire la propria casa ai viaggiatori.

“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo, che per noi però rappresenta una nuova linea di partenza – ha detto Fabio Pennella, CEO e Founder di FlexTax – Essere riusciti a stringere questo accordo con un player così importante è un grande motivo di vanto, poiché significa che abbiamo creato un servizio efficace e valido. Siamo pronti e davvero felici di poter guidare e aiutare gli host di Airbnb a districarsi nelle problematiche che affronteranno”.

Secondo un sondaggio di Lexis Research per Airbnb, il 35% degli italiani non sa se affittare sia legale oppure non è certo degli adempimenti previsti, mentre il 31% del campione intervistato è scoraggiato nell’ospitare perché teme possa essere illegale, troppo complicato od oneroso oppure che possa creare problemi di vicinato. Per aiutare gli host a districarsi, Airbnb ha stretto accordi con FlexTax che si occuperà di preparare contenuti informativi ed erogare consulenze su richiesta.

“Con queste iniziative vogliamo aiutare chi si avvicina al mondo dell’home sharing a promuovere un’accoglienza responsabile nel rispetto delle regole, a supporto delle autorità locali – ha aggiunto Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia – L’attuale disciplina resta frammentata. Visto il ruolo chiave che case vacanza stanno giocando nella ripartenza del turismo, diventa più che mai necessario investire nell’armonizzazione del quadro normativo, a partire dalla creazione del codice identificativo nazionale delle strutture ricettive”.