Il governo belga ha deciso di vietare i viaggi verso Parigi e il suo dipartimento, a seguito dell’impennata di contagi da coronavirus in Francia. Bruxelles ha collocato la capitale transalpina nella lista delle zone rosse, vale a dire che i viaggi a Parigi non sono più autorizzati, a meno che i viaggiatori non si sottomettano al rientro a quarantena e test obbligatorio.
Romania, Danimarca, gran parte della Spagna e tre dipartimenti francesi (Bouches-du-Rhône, Guyana, Mayotte) erano già classificati come zone rosse. Ora il ministero degli Esteri belga ha aggiunto Parigi, Seine-Saint-Denis, Val-de-Marne, Sarthe, Hérault e Alpes-Maritimes.
Intanto Berlino ha prorogato il cosiddetto “sconsiglio” sui viaggi per 160 Paesi fuori dall’Ue per due settimane, fino al 14 settembre. Lo scrive la Dpa, anticipando la decisione varata dal Gabinetto di Angela Merkel.
Al contrario, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’agenzia Usa per la protezione della salute, hanno cambiato un’altra delle loro direttive: ai viaggiatori che ritornano da un viaggio all’estero o da zone Usa con un alto numero di contagi non si raccomanda più la quarantena di 14 giorni. Un altro alleggerimento che preoccupa scienziati ed epidemiologi.