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Locazioni brevi, passo indietro in Senato. Ma Franceschini rassicura
notizia pubblicata 06 Ottobre 2020 alle ore 13:35 nella categoria Senza categoria

“Inspiegabilmente, un emendamento che la scorsa settimana era stato considerato ammissibile, ieri sera è diventato inammissibile. Quando, qualche giorno fa, abbiamo parlato di interminabile gioco dell’oca, mai avremmo pensato che si sarebbe giunti a tanto”. Così il presidente di Federalberghi alla notizia del dietrofront in Senato sul tema delle locazioni brevi: venerdì scorso era stato approvato un emendamento ai sensi del quale chiunque avesse destinato all’attività di locazione breve più di quattro appartamenti sarebbe stato considerato a tutti gli effetti un imprenditore. E ieri l’emendamento è stato cassato.

“Il Governo batta un colpo – prosegue Bocca -. Se veramente si vuol tutelare i consumatori e la concorrenza, non è necessario il passaggio parlamentare. Da più di tre anni, gli operatori onesti sono in attesa del regolamento previsto dal decreto n. 50 del 2017 (articolo 4, comma 3 bis), che deve definire i criteri in base ai quali l’attività di locazione breve si presume svolta in forma imprenditoriale”, conclude.

“Quella norma è sacrosanta, la ripresenteremo in manovra: non è possibile che vi sia chi si finge di avere B&B per avere il regime fiscale agevolato previsto per le attività occasionali mentre si tratta a tutti gli effetti di attività d’impresa”, ha prontamente assicurato il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. “Nel massimo rispetto delle decisioni prese oggi dalla Presidenza del Senato – prosegue Franceschini – il Governo si impegna a riproporre la norma ‘salva centri storici’ al più presto ”.