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Federalberghi Sardegna: 10 mln di presenze in meno nel 2020
notizia pubblicata 08 Ottobre 2020 alle ore 11:30 nella categoria Associazioni

“Se l’Italia perde la metà delle presenze, qui in Sardegna abbiamo perso circa i due terzi, cioè quasi 10 milioni tra stranieri e italiani, rispetto al 2019”. Ad affermarlo Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi, presentando il bilancio dell’estate 2020 condizionato dall’emergenza Covid. Secondo i dati degli albergatori sardi il calo maggiore si è avuto con i flussi strarieri passati dal 51% del totale delle presenze al 7% (da 8mln a 700mila), mentre ha retto la fetta rappresentanta dal turismo nazionale: dal 49% al 28% (da 7,5mln a 5mln). Gli alberghi dell’Isola hanno lavorato bene solo nelle due settimane a cavallo di Ferragosto quando il riempimento delle camere è arrivato al 70-80%, ma a luglio non si è superato il 30% e a settembre, “complice anche il caos mediatico sui test obbligatori per chi sarebbe dovuto arrivare in Sardegna – spiega Manca – non si è arrivati neppure al 30%. Le tinte fosche sul turismo 2020 riguardano anche l’occupazione per i lavoratori del settore crollata – spiega il presidente dell’associazione – del 70%: sono stati chiamati ad operare per metà delle giornate e per meno della metà del tempo con una contrazione di un quarto delle buste paga.

Senza interventi strutturali ed emergenziali molti degli alberghi della Sardegna non avranno le forze per riaprire a giugno 2021 – aggiunge Manca – Già oggi circa il 30% dei 920 hotel dell’Isola mostrano forti criticità che riguardano soprattutto la liquidità delle aziende. Quest’anno in tanti si ritroveranno in una virtuale posizione di insolvenza alla chiusura dei bilanci, che non si trasforma in una situazione reale solo perchè le rate dei mutui sono bloccate sino a dicembre. Ma se non ci saranno interventi di finanza agevolate e ripartono le rate, le casse saranno vuote e serviranno risorse per preparare la ripartenza o non si riaprirà. Necessari – aggiunge – anche interventi sulla tassazione. Ma non solo. C’è anche da fare i conti con le conseguenze della pandemia ancora in corso: le compagnie aeree stanno cancellando il 20-30% e non sappiamo se l’anno prossimo ci saranno le flotte per portare i turisti, soprattutto stranieri, nell’Isola dove il mercato estero conta per il 51% delle presenze totali. Senza contare la stabilità sociale per affronatare le vacanze per i singoli cittadini e le famiglie”.
Oltre alle misure in ambito nazionale il presidente di Federalberghi ricorda che, oltre al fondo di rotazione per i piccoli e medi hotel, si attendono ancora le risorse regionali sui progetti ‘Destinazionel Lavoro’ e del ‘Fondo Resito’.