Il presidente di Federalberghi Orvieto, Giuliano Portarena respinge le critiche che il direttore artistico di Umbria jazz, Carlo Pagnotta ha riservato alla ricettività orvietana. Secondo Pagnotta infatti, “per 5 giorni mancano le camere, ma per i restanti 360 sono occupate solo per il 35%: si rilancino gli arrivi prima di parlare di incrementare la ricettività”. Per Portarena il vero problema non è la mancanza di stanze ma riuscire ad incrementare e spalmare presenze ed arrivi lungo tutto l’anno, per aumentare il tasso di occupazione delle stanze. A supporto della sua tesi cita i dati dell’Apt al 30 settembre 2007 secondo i quali solo ad Orvieto, in quella data, si potevano contare oltre 118 strutture, con circa 2mila 211 posti letto e nel comprensorio oltre 5mila 213 posti letto. “Incrementare le strutture per soddisfare arrivi legati ad una sola manifestazione è abbastanza rischioso ha dichiarato Portarena -. Si andrebbero con ogni probabilità a mettere in crisi realtà che devono fare i conti tutto l’anno con un turismo mordi e fuggi. Prima di parlare di nuove strutture, dunque, è opportuno semmai rilanciare il piano degli arrivi e soprattutto incrementare le presenze con una progettualità pluriennale che riesca a far vivere Orvieto tutto l’anno”.