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Cig e ristoro per le attività colpite dalle chiusure; il governo corre ai ripari
notizia pubblicata 26 Ottobre 2020 alle ore 13:28 nella categoria Cronaca

Il Governo lavora al rifinanziamento “generale complessivo” della cassa integrazione con altre 18 settimane. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo in una intervista a Inblu Radio affermando che la misura dovrebbe essere inserita nel decreto Ristoro che sarà pronto nelle prossime ore o nelle prossime misure della legge di bilancio. Ci saranno inoltre nel decreto Ristoro indennizzi per gli stagionali e per i lavoratori dello spettacolo oltre al rifinanziamento del Rem per una mensilità.

Già in giornata, dunque, dal Cdm potrebbe partire il decreto sui ristori alle categorie più colpite dalle restrizioni dell’ultimo Dpcm per circa 1,2 miliardi: si tratta di bar, pasticcerie, ristoranti, locali, birrerie, gelaterie, pub, discoteche, cinema e teatri, palestre e piscine, sale giochi, impianti di sci. Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri hanno parlato di interventi per 300-350 mila imprese. Come rimarcato da Repubblica, la novità del nuovo “fondo perduto” sta nell’avere svincolato l’aiuto dal fatturato: non ci sarà il limite dei 5 milioni. Il soccorso dovrebbe esser ancora vincolato al calo del fatturato. E il controbuto potrebbe essere dato in automatico, senza bisogno di fare domanda a tutte le imprese che l’hanno già avuto.

Per le attività che avevano fatto già ricorso al contributo nella versione del dl Rilancio, gestito dall’Agenzia delle Entrate con accredito sul conto corrente, non sarà necessaria una seconda procedura, spiega ancora Repubblica. Per costoro, Conte ha promesso pagamenti entro la metà del prossimo mese, mentre per gli altri ci sarà da pazientare di più ma l’obiettivo è arrivare a saldare entro fine anno.

Inoltre, prevista l’esensione a ottobre e novembre del credito d’imposta per gli affitti commerciali con l’opzione di cessione al proprietario per ottenere uno sconto sul canone. Cancellata anche la rata Imu che si paga entro metà dicembre, mentre era già stato spostato al 30 aprile il termine per i versamenti di novembre di Ires, Irpef e Irap per contribuenti Isa e in regime forfettario.

In programma anche indenizzi per i lavoratori stagionali (600 o mille euro) che hanno avuto dalla crisi un impatto negativo, quelli del turismo e dello spettacolo. Si lavora anche per la filiera agro-alimentare che sta a monte delle attività di ristorazione.