Le 24 stazioni termale dell’Emilia Romagna continuano ad operare e ad erogare i propri servizi in totale sicurezza, insieme per proteggere la salute dei propri clienti. Cosi come l’intero sistema termale italiano, che dopo il nuovo DPCM resta aperto ed attivo, in quando presidio sanitario.
“Conte, Speranza e Bonaccini hanno compreso, in un momento drammatico per il Paese, l’importanza del sistema termale italiano. Nel nuovo DPCM si autorizza espressamente il mantenimento in attività dei centri termali e i loro alberghi dotati di presidio sanitario. Le terme italiane, autorizzate dal Ministero della Salute e dalle Regioni, sono punto di eccellenza e sicurezza al servizio della comunità è ancora più necessarie in epoca Covid e post Covid. Il protocollo ‘Terme Sicure’ ha garantito assenza di contagio”, ha detto Massimo Caputi, presidente di Federterme/Confindustria.
“Le Terme dell’Emilia Romagna sono da sempre presidi sanitari a difesa della salute in virtù della qualità delle acque termali, della qualificazione del personale e dell’assetto organizzativo che vede nella presenza continua dei medici un punto di forza delle proprie attività. Il DPCM riconferma e rafforza, pur in questa difficile situazione, l’attività di tutti i nostri centri termali. Terme aperte e in sicurezza”, ha aggiunto Lino Gilioli, presidente del Circuito Termale dell’Emilia Romagna.