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‘a, m, o – Arte, Marche, Oltre’, 3 progetti artistici in 5 comuni delle Marche
notizia pubblicata 17 Novembre 2020 alle ore 11:15 nella categoria Territori

Il format ‘a, m, o, – Arte, Marche, Oltre’ con la direzione artistica di Casa Sponge parte dalla convinzione che i borghi e la natura siano fonte di ispirazione creativa e risorsa di lunga durata da coltivare negli anni. Sono tre i progetti che hanno preso forma – Admirari: verso la meraviglia, Tessere Con Attenzione e Non Solo Museo – creando i primi nuclei di una rete di residenze artistiche diffuse che hanno avuto l’obiettivo di modificare l’assetto culturale e sociale del territorio, attraverso azioni artistiche, puntando alla valorizzazione dei cinque borghi di Arcevia, Pergola, Pietrarubbia, Frontino e Lunano.
Quattro gli asset del progetto: fare network creando una Rete Regionale del Contemporaneo nelle Marche partendo dall’area che va dal Monte Carpegna al Fiume Foglia; attivare un dialogo con la popolazione locale con l’obiettivo di sensibilizzare le persone alla ricezione e alla fruizione dell’arte; rivitalizzare l’economia e il turismo dei territori interessati attraverso l’arte contemporanea; far evolvere l’assetto culturale e sociale dei luoghi mediante le azioni degli artisti coinvolti.
La prima residenza d’artista, che ha preso il via il 18 settembre, è stata quella di Aischa Gianna Müller nella frazione di Caudino, uno dei nove Castelli del Comune di Arcevia, con Admirari: verso la meraviglia.
Mario Consiglio, Stefania Galegati e Beatrice Meoni sono stati i protagonisti della seconda fase del progetto di residenza con Tessere Con Attenzione che ha preso vita nei tre comuni di Pietrarubbia, Frontino e Lunano La residenza di Mario Consiglio a Pietrarubbia ha portato alla progettazione di una scultura dal titolo “Democracy”, una vera fontana la cui realizzazione, non ancora avvenuta, sarà affidata alle maestranze locali. Stefania Galegati e Beatrice Meoni invece non hanno potuto svolgere le loro residenze in presenza a causa della difficile situazione sanitaria, ma i loro progetti hanno preso forma lo stesso.
Beatrice Meoni è stata collegata per una settimana con una stanza al museo Franco Assetto, il museo cittadino di Frontino, da cui ha quotidianamente interagito con i poeti Loris Ferri e Stefano Sanchini e con gli artisti Daniele Bordoni e Chris Rocchegiani. Scopo della ricerca di Stefania Galegati è stato invece il restituire il ritratto della comunità di Lunano in base all’ immaginario dei suoi cittadini, invitandoli a rispondere a due domande volutamente impossibili, registrando le risposte in forma di video selfie che prenderanno poi forma in un’opera video finale.
Pietro Gaglianò è un teorico dell’arte che ha preso parte alla terza fase delle residenze, con il progetto Non solo Museo a Pergola. Da sempre vicino ai temi della comunità e dello spazio ad essa legato, anche Gaglianò ha svolto il proprio intervento a distanza dopo aver selezionato, attraverso una open call tra gli abitanti di Pergola, una decina di persone da coinvolgere nel progetto.
Nello stesso progetto si inserisce il lavoro di Juan Pablo Macías che ha pensato ad un’azione performativa collettiva dal nome di Soffio Vento Uccelli (sincronia di un soffio solo): l’artista ha chiesto agli abitanti di Pergola e non solo di produrre fischi, suoni, soffi e di inviarglieli su WhatsApp, che alla fine del processo saranno registrati su vinile.
Chiuderà il format, sempre per il progetto Admirari: verso la meraviglia, l’artista Roberto Coda Zabetta con Cantieri Rocca Contrada che prende le mosse da un suo intervento realizzato nel 2017 nel Complesso della SS. Trinità delle Monache di Napoli, per cui ha realizzato un grande dipinto su tela per il terrazzo di copertura dell’ex ospedale militare, una magistrale opera di arte pubblica che ha coinvolto l’impianto architettonico di un edificio storico. Da quell’intervento Coda Zabetta ha deciso di estrapolare 9 “pezzi” dedicandoli ai 9 castelli di Arcevia.