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A Palermo monta la protesta contro la Tari, Orlando prova la mediazione
notizia pubblicata 19 Novembre 2020 alle ore 12:54 nella categoria Cronaca

A Palermo il pagamento della Tari slitta dal 2 al 31 dicembre così da dare alla Regione il tempo di fare arrivare ai comuni le somme promesse per le detrazioni delle tasse. Quindi sarà il Consiglio comunale in una seduta convocata al più presto, in accordo con il sindaco Leoluca Orlando, a decidere se la proroga varrà per tutti o soltanto per le categorie produttive che negli ultimi mesi hanno più sofferto per i periodi di chiusura o ridotta operatività a causa della crisi sanitaria da coronavirus.

“Ho concordato con il presidente del consiglio comunale – ha detto Orlando – di votare un rinvio della scadenza della Tari. La Regione Siciliana ha approvato a maggio un contributo per i Comuni che volevano ridurre, come noi abbiamo fatto, la tassa per le imprese danneggiate dall’emergenza Covid. Noi abbiamo approvato con il Consiglio comunale una riduzione fino al 79%, ma non sono ancora arrivati e, senza una proroga della scadenza, imprese e professionisti dovrebbero pagare tutto entro il 2 dicembre. Con una proroga, la Regione avrà il tempo di erogare le somme e noi potremo applicare la riduzione”.

La decisione è arrivata dopo che ieri, ancora una volta, bar e ristoranti sono scesi in piazza. Ma la situazione resta gravissima come come dimostra anche l’appello lanciato dall’albergatrice Francesca Saitta in diretta televisiva su Mattino Cinque. La proprietaria dell’Hotel Athenaeum si aspettava di ricevere una cartella con uno sconto di oltre il 70% e invece dovrà pagare la cifra di 12mila e 716 euro.

“Noi albergatori – ha detto dai microfoni di Canale 5 – in questo momento così difficile dobbiamo garantire i nostri dipendenti, devo tutelare i miei ragazzi che si sono sacrificati in questi mesi. Finora abbiamo resistito 10 mesi ma non so quanto potremo resistere ancora, per questo preferisco pagare gli stipendi a loro che non hanno garanzie nemmeno dallo Stato, visto che la cassa integrazione non viene pagata regolarmente. Lavoriamo al 10% rispetto alle presenze del 2019, e infatti abbiamo fatto una battaglia con Comune per pagare la tassa sui rifiuti in proporzione alle nostre presenze. Per questo, al momento, non pagherò questa tassa”.

Per guardare il video con l’intervista all’albergatrice palermitana clicca qui.