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Franceschini: anche io firmerei appello del mondo del turismo
notizia pubblicata 16 Dicembre 2020 alle ore 12:27 nella categoria Cronaca

“La scomparsa del turismo internazionale, la presenza seppur limitata del turismo interno, la chiusura di teatri, cinema e musei e di tutte le attività attrattive è davvero un deserto molto complicato e lungo da attraversare. E per questo ci siamo concentrati sul sostegno alle aziende e ai lavoratori (tutti settori che non avevano accesso agli ammortizzatori sociali) e sule misure di ristoro e misure aggiuntive per alberghi, agenzie di viaggio etc. Prima la crisi colpiva principalmente le città d’arte, ora è molto più vasta e servono ulteriori misure di sostegno almeno finché durerà questo periodo. Ma serve soprattutto una strategia di fondo. Ho visto sulla stampa un appello firmato dalle associazioni di fare di più sul turismo, non posso farlo ma se potessi farlo lo firmerei anche io quell’appello. Io non sono la controparte del mondo del turismo sono il rappresentante”. Lo ha detto il ministro Dario Franceschini al webinar “Turismo prossimo venturo: il rilancio riparte dai territori” di Unioncamere-Isnart.

Incontro online a cui ha partecipato anche la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli: “se c’è un aspetto drammatico, ma illuminante che la crisi sanitaria ha lasciato nell’immaginario collettivo è che dovremo reinventare il turismo del domani. Nel medio e breve termine, bisognerà coniugare il turismo con il fattore sostenibilità, rendendolo anche più digitale e sfruttandolo come elemento strategico per rinnovare le abitudini di viaggio in Italia e in Europa. Il turismo prima ancora di essere servizio è espressione del territorio e ad esso è legato indissolubilmente: lo era ieri e lo è ancora di più oggi. Dobbiamo quindi ripartire da un nuovo paradigma su cui ricostruire un modello di turismo più vicino ai territori, più sensibile e meno invasivo. E per un buon governo del territorio il pensiero va in primo luogo alla sostenibilità ambientale che è un fattore determinante per la competitività e l’economia del Paese”.