Federfuni Italia, associazione che riunisce oltre 150 aziende del settore degli impianti di risalita, esprime “preoccupazione per il ritardo con cui sta avvenendo la definizione delle linee guida per garantire l’apertura degli impianti di risalita agli sciatori amatoriali”, prevista, salvo ulteriori rinvii, per il 15 febbraio.
“La situazione di incertezza che ancora oggi esiste – si legge in una nota – mette in difficoltà l’intera programmazione degli interventi necessari all’apertura e un ulteriore rinvio significherebbe l’impossibilità di riprendere la nostra attività , visto il poco tempo che rimarrebbe tra la decisione del Cts, sempre che sia positiva, e il 15 febbraio”.
Per Federfuni, la chiusura degli impianti fino ad oggi ha comportato “il calo di 144mila occupati nel dicembre 2020, rispetto allo stesso mese del 2019, molti dei quali sono individuabili in assunzioni con ‘contratto stagionale’, tipico della filiera economica del turismo bianco”. “Siamo coscienti delle situazioni sanitarie – conclude Federfuni – ma crediamo che il costante miglioramento che ha portato molte regioni in fascia gialla, possa contribuire alla riapertura dei nostri impianti”.