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Confesercenti: zona rossa a Pasqua, grave colpo sul turismo
notizia pubblicata 16 Marzo 2021 alle ore 11:10 nella categoria Cronaca

“Le nuove restrizioni costeranno all’economia italiana circa 80 milioni di euro di consumi al giorno. Un nuovo colpo per le imprese, in particolare quelle del commercio e del turismo, la cui resistenza è ormai al limite”. E’ la stima di Confesercenti sull’impatto delle zone rosse che copriranno la maggior parte del territorio nazionale fino al 6 aprile. Le ennesime misure di restrizione – viene spiegato in una nota – determinano un bilancio fortemente negativo per i consumi delle famiglie, che nei primi quattro mesi dell’anno arriveranno a perdere complessivamente 9,5 miliardi di euro. Di questi, oltre 5 riguardano viaggi, ospitalità e pubblici esercizi, da addebitare soprattutto all’estensione delle chiusure fino al weekend di Pasqua, unico ponte di questo aprile, che avrebbe dovuto segnare l’avvio della stagione primaverile dopo la cancellazione di quella invernale. “Le dimensioni della crisi sono tali che i livelli di consumo pre-pandemia potranno ormai essere ripristinati solo nel 2024”, spiega Confesercenti sottolineando che “in questo quadro, la proroga ed il contestuale rafforzamento delle restrizioni fino a Pasqua costituiscono un nuovo, grave trauma per le imprese. Ed è particolarmente forte per quelle del terziario e del turismo, che si vedono privare dell’avvio della stagione della moda e dell’unico ponte della stagione primaverile”.

Dal canto suo, la Fipe annuncia che con la pandemia e le misure restrittive imposte ai pubblici esercizi, sono andati persi 243mila posti di lavoro nel 2020 tra bar, ristoranti, discoteche e imprese di catering e banqueting. In termini assoluti la contrazione maggiore ha interessato ristoranti (-25,2%) e bar (-26,2%) mentre in termini relativi il settore più penalizzato è quello delle discoteche con una flessione dell’occupazione dipendente di 3000 unità, pari al 57,4%. “Le imprese sono ormai allo stremo”- sottolinea la Fipe Confcommercio – il mondo della ristorazione nel 2020 è dovuto stare chiuso forzatamente per 160 giorni” e ora “la speranza è che si possa invertire il trend una volta per tutte e che questo sia davvero l’ultimo sforzo. Ma occorre programmare la ripartenza sin da subito”.

In piena crisi anche il mondo del wedding che ha registrato una perdita di fatturato pari a circa 35 miliardi di euro rispetto al 2019 a causa della pandemia. ”Il 2020 è stato un anno terribile per il nostro settore, siamo in ‘zona rossa’ da 13 mesi, da marzo 2020 ad oggi. E’ un danno incalcolabile per l’intera filiera”, afferma Luciano Paulillo, presidente AIRB (Associazione Italiana Regalo e Bomboniera) che evidenzia come ”tra dpcm e ordinanze regionali, che hanno impedito di svolgere cerimonie e feste religiose, a cui si aggiunge la chiusura delle chiese anche nei periodi di apertura sociale, abbiamo ad oggi oltre un anno di inattività totale”. I numeri dicono che a livello nazionale il comparto ha perso l’80% del fatturato, pari a ben 29 miliardi di euro per il 2020, mentre il 100%  da gennaio a marzo 2021.